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Silvio Berlusconi si racconta ad Alan Friedman in «My Way»

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Silvio Berlusconi si racconta ad Alan Friedman in «My Way»

Silvio Berlusconi ha accettato di raccontarsi ad Alan Friedman, editorialista del Corriere della Sera e autore del bestseller Ammazziamo il Gattopardo. La prima e unica biografia autorizzata dell'ex Premier uscirà in autunno per Rizzoli in Italia e per Hachette Books negli Stati Uniti.

«Solo un giornalista internazionale del calibro di Friedman avrebbe potuto scrivere questo libro, convincendo Berlusconi ad aprirsi fino in fondo. Friedman conduce il lettore dalla Casa Bianca al Cremlino, offrendo prospettive inedite e retroscena che toccano la guerra in Iraq, la Primavera araba, la caduta di Gheddafi e il ruolo del Fondo monetario internazionale e dei leader mondiali nella crisi finanziaria dell'Eurozona», è il commento di Massimo Turchetta, Direttore Generale di RCS Libri.

«È la storia straordinaria di un protagonista celebre e controverso della scena internazionale, un magnate delle televisioni che ha riplasmato una nazione ed è stato un testimone della storia italiana in un periodo di cambiamenti epocali. Siamo lieti di pubblicare questo libro, che risponde all'intento di Hachette Books di avviare un nuovo dialogo con i lettori americani su temi stimolanti e provocatori», dichiara Mauro DiPreta, Direttore Editoriale di Hachette Books, nuova divisione di Hachette Book Group.

In questa biografia, in uscita in autunno anche in altri Paesi europei, Friedman interroga Berlusconi sulle questioni più scottanti che riguardano la sua vita, i numerosi processi, il suo rapporto con le donne e il futuro del Milan.

«Quindici mesi fa, quando questo progetto ebbe inizio», rivela Alan Friedman, «dissi a Silvio Berlusconi che non gli avrei fatto sconti e che non stavo scrivendo la storia di un santo, ma la storia di una vita straordinaria, nel bene e nel male».

Berlusconi, che ha concesso più di cento ore di interviste per il libro, ha registrato un breve videomessaggio in inglese nel quale dichiara: «Per molti anni, molti giornalisti mi hanno chiesto di raccontare loro la storia della mia vita. Ho sempre rifiutato. Ho accettato di collaborare con Alan Friedman perché mi fido di lui. Come disse Steve Jobs al suo biografo: “Io le racconterò la mia storia, lei scriverà ciò che vuole”».

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