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Ryanair prima compagnia aerea in Italia. Traffico in crescita:…

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rapporto enac 2014

Ryanair prima compagnia aerea in Italia. Traffico in crescita: +4,7%, boom dei droni

La sicurezza aerea stabile, che almeno in Europa registra un numero di incidenti costante sul 2013 (0,15 incidenti per milione di voli). Poi i dati del traffico nei cieli, tornato moderatamente a crescere invertendo la tendenza dei dati precedenti. Novità che fa ben sperare nel superamento della crisi del trasporto aereo mondiale, anche se da noi la maggior parte delle compagnie conferma i bilanci negativi degli ultimi anni. Infine il boom dei droni, i mezzi a pilotaggio remoto, già regolamentati in Italia in attesa di norme Ue. Sono i pilastri del Rapporto Enac 2014, presentato oggi al Senato a Roma insieme al Bilancio sociale dell'Ente nazionale per l'aviazione civile.

Ryanair in testa per passeggeri trasportati
Nel 2014 Ryanair sorpassa Alitalia per numero di passeggeri. I dati Enac confermano quanto anticipato a inizio aprile. Nella graduatoria dei vettori operanti in Italia Ryanair è al primo posto con 26,119 milioni di passeggeri, seguita da Alitalia (23,375 mln) e EasyJet (13,364 mln). Per quanto riguarda gli scali, Fiumicino si conferma il primo aeroporto del Paese, con una crescita del 6,54% dei passeggeri a 38,2 mln, seguito da Malpensa (+5% a 18,6 mln) e Linate (+0,01% a 8,9 mln).

Cassano (Ad Alitalia): a noi interessa largo raggio, non gli autobus
A caldo, l’ ad di Alitalia, Silvano Cassano ha liquidato con una battuta i dati contenuti nel rapporto Enac e che vedono il vettore low cost Rayanair prevalere su Alitalia nel mercato italiano: «A noi interessa sviluppare il lungo raggio, non gli autobus».

Appello del presidente Riggio a magistrati: chiarezza su Fiumicino
Tra i temi caldi affrontati dal presidente Enac Vito Riggio a margine della sua presentazione anche le prospettive dello scalo di Fiumicino, dopo la decisione dell’ente di ridurre l'operatività al 60% in seguito all’incendio di inizio maggio del molo D poi sequestrato dalla procura di Roma. «Ci permettiamo di sollecitare la magistratura per avere certezza: se si potesse riaprire il molo D potremmo affrontare meglio l'estate, l'Expo e il Giubileo», ha sottolineato Riggio che domani farà il punto proprio sulla situazione di Fiumicino. «Se l'infrastruttura verrà ripristinata nella totalità non c'è bisogno di questa misura» ha spiegato Riggio, aggiungendo che «se si riuscissero a garantire le condizioni di sicurezza, potremmo ridimensionare il provvedimento e tornare ad un'operatività all'8o%».

Delrio su dati ambientali Fiumicino: passati un pò troppi giorni
Per ripristinare l’operatività dello scalo di Fiumicino dopo lo stop imposto dalla magistratura «dovevamo avere i risultati sulla qualità dell'aria in tempi un pò più rapidi, quelli che abbiamo ottenuto davano alcune indicazioni. E quelli finali li attendiamo in queste ore. Sono passati forse un pò troppi giorni». Così il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, a margine della presentazione del `Rapporto Enac 2014. Il ritardo, ha aggiunto Delrio, «ha fatto pagare un certo prezzo al paese».

La ripresa dopo la crisi
Da sempre considerati uno dei parametri che confermano la vitalità e l'attrattiva del “sistema paese” e della sua economia, quest'anno i dati del traffico aereo italiano evidenziati dal Rapporto Enac 2014 mostrano la fine del lungo periodo di contrazione dovuto anche alla crisi economica mondiale, con segnali di ripresa del settore che si sta consolidando anche nel 2015: 150.243.142 passeggeri transitati nei 45 aeroporti nazionali considerati, con un aumento del 4,7% sul 2013 (traffico commerciale complessivo internazionale e nazionale, servizi di linea e non). A segnare l'incremento maggiore è l'hub di Fiumicino, passato da 35 a 38 milioni di passeggeri transitati (+6,54), seguito da Milano Malpensa (da 17,7 a 18,6 mln, +5%).

Grasso: spiragli di ripresa dopo anni difficili causa crisi economica
Nell’intervento del presidente del Senato Pietro Grasso, “padrone di casa” per la presentazione del Rapporto Enac, in evidenza soprattutto il dato positivo dell’incremento del traffico aereo dopo «anni difficili» segnati dalle difficoltà dell'economia e dagli «effetti della liberalizzazione dei mercati», causa di crescenti difficoltà per i vettori nazionali ma anche di accresciute possibilità di spostamento dei cittadini. Ora si intravedono «spiragli di ripresa», «anche grazie al lavoro dell'Enac, alla sua attività di controllo e vigilanza per garantire la sicurezza dei voli e la qualità dei servizi aerei e aeroportuali».

Il boom dei droni
Il Rapporto Enac, presentato a Palazzo Giustiniani alla presenza del presidente del Senato Pietro Grasso, è stato illustrato dalla relazione del presidente Riggio e dagli interventi del Dg Alessio Quaranta e del vice direttore generale Benedetto Marasà. L’edizione 2014 “racconta” il vero e proprio boom dei droni, detti in linguaggio tecnico “Sistemi aeromobili a pilotaggio remoto” (Sapr), in molti settori quali la sorveglianza del territorio, il rilevamento delle condizioni ambientali, la trasmissione dati, le riprese aeree, il giornalismo e l'agricoltura.

Operatori Sapr in crescita
I droni sono sempre più utilizzati anche per applicazioni in ambienti ostili come il monitoraggio degli incendi, le ispezioni di infrastrutture e di impianti, la sorveglianza del traffico stradale e nei compiti di ordine pubblico. Il successo di questo particolarissimo settore dell'aviazione civile senza pilota, permesso dallo sviluppo della tecnologia, si riflette nei dati descritti nel Rapporto, secondo cui nel 2014 l’Enac ha registrato 177 valutazioni di dichiarazioni di Operatori Sapr per attività sperimentale, 102 valutazioni di Operatori Sapr per operazioni specializzate non critiche.

Disciplina nazionale in anticipo sulle norme Ue
Una diffusione, quella dei droni, che ha imposto all'Enac un'accelerazione della regolamentazione di questo strumento: la prima normativa in materia, entrata in vigore nel 2014, verrà aggiornata già quest'anno per disciplinare in particolare l'acquisizione delle competenze per il pilotaggio dei droni e semplificare l'impiego di quelli a minore fattore di rischio, in attesa di un quadro normativo europeo che si sta delineando con la Dichiarazione della Conferenza Internazionale di Riga dello scorso mese di marzo 2015 e della Concept of Operations emessa dall'Easa subito dopo. L’Enac ha individuato l'aeroporto di Taranto Grottaglie come Test Bed, piattaforma logistica e operativa a supporto dello sviluppo industriale, in particolare per la sperimentazione dei mezzi aerei a pilotaggio remoto.

Entro un mese norme per licenza guida dei droni
A breve, l’Eneca modificherà il regolamento in vigore sull'utilizzo di questa nuova categoria di mezzi aerei, prevedendo «una licenza di pilotaggio del drone per operazioni critiche», pers esempio nelle aree abitate. L’annunncio arriva dal vice direttore generale dell'Enac, Benedetto Marasà: la licenza sarà per droni del peso superiore ai 25 kg, mentre per gli altri basterà «l'attestazione da una scuola» di pilotaggio droni, precisando che «al momento sono 80 le scuole autorizzate». Il nuovo regolamento sarà pronto a fine mese.

Il quadro degli investimenti nelle strutture aereoportuali
Il Rapporto Enac permette anche di fare il punto sul piano quadriennale degli interventi infrastrutturali che, insieme al piano della tutela ambientale e al piano della qualità, costituisce la base per la definizione dei Contratti di Programma connessi ai modelli tariffari emanati dall'Autorità di Regolazione dei Trasporti nel settembre scorso. Quattro, in particolare, i piani degli interventi, dell'ambiente e della qualità approvati dall'Enac nel secondo semestre 2014, che prevedono investimenti rilevanti per l'aeroporto di Bologna (96,2 milioni di euro), Firenze (104,3) Olbia (95,3) e Pisa (62,3).

Lo stato dell’arte delle opere da realizzare
Sempre l'anno scorso, sono andate in porto 120 iter istruttori per un importo complessivo di opere da realizzare pari a circa 700 milioni di euro. Tra i progetti più significativi, il Rapporto Enac segnala gli interventi sul Terminal molo C dell'aeroporto di Fiumicino (scosto stimato 300 mln di euro) insieme alla riqualificazione di una delle piste dello scalo romani (86 mln); la riqualificazione delle infrastrutture di volo e l'ampliamento del terminal dell'aeroporto di Venezia (76 e 300 milioni di euro); e l'adeguamento funzionale del Terminal 1 dell'aeroporto di Milano Malpensa (26 mln).

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