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Marino: abbiamo interrotto la melma criminale della città. Resto…

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ama, i 41 assunti illegalmente saranno licenziati

Marino: abbiamo interrotto la melma criminale della città. Resto fino al 2023

«Abbiamo interrotto la melma affaristica e criminale, ora è il tempo di ricominciare da capo». Ignazio Marino, sindaco della Capitale, ha toni toni decisi nel corso della conferenza stampa in Campidoglio, convocata per presentare i risultati dell’operazione di risanamento dell'Ama. Il sindaco ha fatto appello alla giunta e ai partiti: «Roma è una città perbene - ha detto - che merita un'amministrazione perbene: pertanto chiedo alla mia giunta, ai partiti della mia coalizione e alla città un grande sforzo affinché Roma torni a essere, in ogni settore, una capitale europea e del G7».

Sono qua per restare fino al 2023
«Io non ho mai cambiato idea: sono qua per restare fino al 2023», ha detto il sindaco di Roma, Ignazio Marino, sollecitato dai giornalisti sulla possibiltà di una sua ricandidatura. «Credo che la parte buona della città, che è la stragrande maggioranza, stia comprendendo il cambiamento radicale e strutturale che è in atto». Anche oggi nessun commento diretto alle parole del premier Matteo Renzi, che aveva ipotizzato la possibilità di voto anticipato nel 2016 per il Campidoglio. «Io giudico l'intervento alla fine, quando il paziente, dopo la rianimazione, abbraccia i familiari, esce dall'ospedale e torna a casa», è stata la metafora medica utilizzata dal sindaco di Roma, Ignazio Marino, per rispondere a chi gli chiedeva se non ritenesse ingenerose le critiche del presidente del Consiglio, Matteo Renzi, alla sua amministrazione. Marino, giunto in Campidoglio in bicicletta, ha salutato i militanti di Ncd che stanno protestavano sotto Palazzo Senatorio: «Sindaco, devi mollare la poltrona», «Elezioni subito», hanno gridato i manifestanti.

In autunno 10mila cestoni nuovi dei rifiuti
Marino ha ricordato la rimozione dell'ex ad di Ama Franco Panzironi, condannato a 3 anni e 8 mesi per lo scandalo Parentopoli e arrestato a dicembre per Mafia Capitale. «Onestà e trasparenza non bastano, ci sono anche le azioni che abbiamo intrapreso», ha detto il sindaco di Roma illustrando con i vertici di Ama le azioni intraprese di risanamento dell'azienda municipalizzata dei rifiuti di Roma. In particolare ora l’80% degli affidamenti avvengono con procedura a evidenza pubblica, ha spiegato. Marino ha annunciato che in autunno, prima che abbia inizio il Giubileo straordinario, «Roma avrà 10 mila nuovi cestoni in più per i rifiuti, che saranno collocati soprattutto nelle periferie e nelle aree semicentrali della Capitale». Sarà anche progressivamente potenziato il servizio di raccolta dei rifiuti, pulizia e spazzamento in tutta la città.

Parentopoli: saranno licenziati i 41 assunti illegalmente
«Saranno licenziati da Ama i 41 dipendenti assunti illegalmente da chi è stato condannato a pene severe dal tribunale», ha detto il sindaco di Roma, Ignazio Marino. «Siamo in attesa della sentenza definitiva e di poter leggere le motivazioni», ha precisato il presidente di Ama, Daniele Fortini, e quindi «se sarà confermato il convincimento che le 41 assunzioni della cosiddetta parentopoli sono state effettivamente compiute in modo illegittimo quelle persone saranno licenziate».

Cento milioni di evasione Tari da banche e ministeri
«Ci sono oltre 100 milioni di euro di evasione della tariffa rifiuti in città da parte dei “grandi morosi”, grandi istituzioni pubbliche e private come ministeri e banche che non pagano le bollette e che hanno costituito un problema, ma adesso stiamo intervenendo», ha detto il sindaco Marino.

Panecaldo: Renzi ha ragione, serve un cambio di passo di cui Marino è cosciente
«Il premier ha pronunciato delle parole molto chiare e nette che rappresentano anche il comune sentire di molti cittadini e che vanno colte come un’opportunità», ha detto il capogruppo del Pd e coordinatore della maggioranza in Campidoglio, Fabrizio Panecaldo, a chi gli chiedeva un commento sull'attuale situazione politica romana. «Senza dovere neanche ribadire che l'onestà debba essere una precondizione, è chiaro che quando fa riferimento a strade, pulizia e decoro tocca uno dei punti su cui da tempo anche il sindaco è cosciente della necessità di un cambio di passo».

Delrio: Marino è baluardo di legalità
Sostegno a Marino arriva dal ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, che ha risposto a una domanda sulla possibilità che il sindaco debba dimettersi in seguito all'inchiesta su Mafia capitale: «Non spetta a me prendere decisioni, posso solo dire che il sindaco Marino è stato ed è un baluardo di legalità non solo per il Comune di Roma».

Il M5s ha presentato una mozione di sfiducia al sindaco: ma mancano 14 firme
Intanto il Movimento 5 Stelle in Campidoglio ha presentato in assemblea capitolina una mozione di sfiducia al sindaco di Roma Ignazio Marino. «Abbiamo depositato ieri una mozione di sfiducia - ha spiegato il consigliere comunale pentastellato Enrico Stefano - evidenziando le criticità legate a Mafia Capitale e ricordando, ad esempio, che l'ex assessore alla Casa Daniele Ozzimo, ora agli arresti domiciliari, era stato scelto da Marino. Quindi il sindaco, nella migliore delle ipotesi, non sa scegliere i suoi collaboratori e non può governare la città di Roma. Una città preda del degrado, dell'abusivismo e della sporcizia». Ma per poterla discutere in aula mancano delle firme: «ora - ha detto Stefano - bisogna raggiungere 19 firme. Noi siamo quattro, ne mancano quindi 15. In pratica tutta l'opposizione deve firmarla per poterla discutere in Aula».

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