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Ventimiglia, 120 riammissioni dalla Francia. Alfano: paese più…

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immigrati, saranno allestiti hub di accoglienza

Ventimiglia, 120 riammissioni dalla Francia. Alfano: paese più unito di quanto si dica

Oltre 120 migranti sono stati trasferiti ieri sera dalla Francia all'Italia alla frontiera di Ponte San Luigi alla stazione di Ventimiglia. Il dato, aggiornato alle 22 di ieri sera, è stato fornito stamani dalla Croce Rossa. Il centro di prima assistenza organizzato dal Comune di Ventimiglia nella stazione ferroviaria ospita ad oggi oltre 300 immigrati. Secondo i dati forniti dalla Croce Rossa nella postazione allestita a Ventimiglia sono stati distribuiti ieri 750 pasti. Il numero dei migranti «è aumentato in modo esponenziale nelle ultime 48 ore - fanno sapere dalla Croce Rossa - e il flusso sta aumentando». La Croce Rossa allestirà in giornata una cucina da campo ed è in arrivo un ambulatorio mobile dove saranno eseguiti tutti gli interventi necessari di primo soccorso.

Alfano: Paese più unito di quanto si dica
«Il paese è più unito» di quanto si dica e dal Nord non viene un «no» univoco nella ricerca di soluzioni alla questione immigrati, ha detto ai microfoni di Radio 1 Rai il ministro dell'Interno, Angelino Alfano. Il ministro ha sottolineato che ci sono molte regioni del nord che «non dicono no» ed è un fatto significativo, perché «mentre siamo in Europa a chiedere una equa distribuzione dei profughi, ci indeboliamo se arriviamo con la notizia che i governatori italiani non vogliono fare la equa redistribuzione in Italia. Equa distribuzione in Italia ed equa distribuzione in Europa. Anche perché vi sono tante regioni del sud, come la Sicilia, o del centro, come il Lazio, che si stanno facendo carico di quote troppo importanti rispetto alla popolazione».

Migranti distribuiti nel territorio
I migranti arrivati in Italia dovranno essere distribuiti nel territorio, in modo da non generare situazioni di difficoltà coi residenti, d'intesa con Regioni e Comuni. A quelli che offriranno disponibilità - secondo quanto emerso ieri a Roma nell'incontro fra le Regioni e il ministro dell'Interno Angelino Alfano sull'emergenza immigrati, andrà riconosciuta una premialità, per esempio con l'esclusione delle spese sostenute dai vincoli del patto di stabilità. «Gran parte delle Regioni ha confermato la disponibilità a dare il proprio contributo nel quadro degli accordi già presi per la gestione dell'emergenza, condividendo, però, la necessità di una ridistribuzione», ha riferito il presidente della Regione Sardegna, Francesco Pigliaru, che ieri ha partecipato all'incontro, preludio a una prossima riunione con il presidente del Consiglio dei ministri.

Saranno allestiti hub di accoglienza
Si è parlato anche del sistema degli hub per la prima accoglienza dei migranti in Italia, sollecitati dall'Ue per accettarli negli altri Stati: centri in cui effettuare una valutazione sanitaria, identificare gli immigrati e avviare una prima verifica delle richieste d'asilo. Lo Stato si farà carico delle spese per allestirli, ma località ed edifici in cui aprire gli hub devono essere ancora concordati coi territori. Nella riunione - ha riferito Pigliaru - si è parlato anche dei tempi delle commissioni incaricate di vagliare le richieste d'asilo. «Una situazione assurta», ha commentato il presidente della Regione. «Tempi lunghissimi e incerti creano incertezza in tutti: nei residenti, nei Comuni e nei migranti stessi. Vanno accorciati. Ci vuole l'impegno dello Stato, per dare una chiara risposta».

Chiamparino: con Renzi definire la premialità per i comuni
«Ci sono questioni come le premialità per i Comuni sulla flessibilità del patto di stabilità, che presuppongono una decisione collegiale del governo», ha spiegato il presidente della Conferenza delle Regioni, Sergio Chiamparino. Per questo è «auspicabile» un incontro a breve col presidente del Consiglio, Matteo Renzi, da dedicare agli immigrati, prima del Consiglio europeo della prossima settimana.

Delrio: salvare vite umane è un atto eroico
«Salvare le vite umane di qualsiasi colore e provenienza è un atto eroico e noi continueremo a farlo», ha detto il ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, intervenendo alla conferenza stampa di presentazione di «Mare sicuro», l'operazione della Guardia costiera per garantire la sicurezza. Rispondendo poi a chi gli chiedeva se sia sufficiente lo sforzo europeo, Delrio ha affermato che «certamente l'Unione europea può fare di più come ha chiesto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Aspettiamo che il percorso si concluda, la cosa importante è promuovere la pace in quei Paesi perché è l'unico modo per risolvere il problema».

Toti: l’Italia non diventi un grande campo profughi
«Non bisogna consentire che l'Italia diventi un grande campo profughi dell'Europa», ha sdetto il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, parlando dell'emergenza immigrazione a margine della sua prima partecipazione alla Conferenza delle Regioni.
«L'Europa non pare intenzionata ad assumersi le sue responsabilità. Se non interveniamo laddove c'é il problema, sulle coste della Libia non risolveremo questo problema. Se lo fa l'Europa ne sono lieto, se lo fa l'Onu ne sono ancora più lieto ma se non lo fa nessuno l'Italia ha comunque il dovere di difendere i propri cittadini», ha aggiunto Toti.

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