L'e-commerce è bello e comodo, ma è anche diventato il canale di vendita preferito da chi spaccia falsi giocando sull'appeal dei grandi marchi - da Mont Blanc a Bulgari, passando da Chanel, Cartier, Panerai, e tutti gli altri grandi brand della moda - e sulla difficoltà di “toccare con mano” i pezzi taroccati prima dell'acquisto. Lo conferma l'ultima operazione messa a segno dal Comando Unità Speciali della Guardia di Finanza, che ha sequestrato o oscurato ben 410 siti dediti alla vendita di prodotti contraffatti.
Il ruolo dei nuclei speciali delle Fiamme Gialle
Il sequestro dei siti, chiesta dalla Procura di Roma che ha anche disposto perquisizioni in tutta Italia, in particolare nelle province di Napoli, Catania, Palermo, Pescara, Salerno, Ascoli Piceno, Venezia, e Milano, si basa sulle indagini dei nuclei speciali delle Fiamme Gialle Tutela Mercati e Frodi Tecnologiche, coordinate dai Pm Edmondo De Gregorio e Francesca Loy e dal procuratore aggiunto Nello Rossi.
Nel 2014 sequestrati 3 miliardi di prodottti contraffatti
Il maxi sequestro dei siti di vendite on line è solo l'ultima operazione in ordine di tempo a mettere Internet e il Web al centro dei radar degli investigatori, che negli ultimi mesi hanno rafforzato la collaborazione con le Autorità indipendenti di riferimento (Agcom e Antitrust), portando a termine hanno inferto importanti colpi sul web. Tra queste, le operazioni “Italian Black Out” e “Publifilm” (in materia audiovisiva); “Black Press Review” e “Free Magazines” (in materia di diffusione illecita di editoria on line) e “Match Off” (diffusione illecita di eventi sportivi in streaming). Nel 2014, la Guardia di Finanza ha sequestrato circa 3 miliardi di euro di prodotti contraffatti, con 8.424 persone denunciate frutto di oltre 9mila interventi.
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