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9/12 Le 12 riforme / Credito

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    Stato dell'arte
    Sono tre gli interventi nel settore del credito cui sta lavorando il governo. Il progetto in fase più avanzata, che potrebbe approdare al prossimo Cdm martedì, riguarda l'accelerazione delle procedure per la riscossione dei crediti deteriorati. Le nuove misure, che andranno a modificare le procedure di insolvenza, dovrebbero consentire di ridurre il tempo medio per l'escussione delle garanzie immobiliari legate ai crediti da 7 anni e 3 mesi ad almeno 5 anni.

    Prospettive del provvedimento
    Più lungo si potrebbe rivelare il percorso per il provvedimento che riguarda la deducibilità delle perdite sui crediti. Le norme attuali prevedono la diluizione su 5 anni delle deduzioni a fronte di perdite su crediti, ma per allineare l'ordinamento italiano a quello Ue queste deduzioni dovranno essere accorpate nell'esercizio in cui vengono maturate.

    Nodi politici
    Il problema di fondo per cui l'innovazione tarda ad approdare in consiglio dei ministri è la necessità di trovare la copertura: secondo alcune stime i costi potrebbero oscillare da 3 a 6 miliardi. Problematico l'ultimo fronte, il processo di autoriforma delle banche di credito cooperativo cui sta lavorando l'associazione di categoria, Federcasse: incontra resistenze all'interno del variegato mondo delle 376 bcc: il timore maggiore risiede nel fatto che la prospettiva di portare il controllo delle banche sotto una unica spa il cui capitale può essere aperto a investitori esterni porti a una perdita di autonomia e allo snaturamento del principio mutualistico e del legame con il territorio che è alla base dell'attività delle bcc. Finchè all'interno del sistema non sarà trovato un punto di mediazione e di equilibrio per il governo non sarà semplice scrivere la cornice normativa che servirà per attuare la riforma.

    (L.Ser.)

    AVANZAMENTO: BASSO

    EFFICACIA: MEDIA

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