11/12 Le 12 riforme / Jobs act
Stato dell'arte
Le otto deleghe del Jobs act sono state esercitate nei tempi stabiliti. Con i primi due decreti legislativi entrati in vigore il 7 marzo è stato istituito il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti insieme a un nuovo sostegno per la disoccupazione, la Naspi. Altri due Dlgs saranno operativi con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale (lunedì o martedì): il primo riguarda il riordino delle tipologie contrattuali, il secondo la conciliazione tra vita e lavoro. Altri 4 schemi di Dlgs hanno avuto il sì del Cdm l'11 giugno: revisione delle politiche attive, riordino degli ammortizzatori sociali, semplificazioni e controlli a distanza, razionalizzazione dell'attività ispettiva (con un unico Ispettorato del lavoro).
Prospettive del provvedimento
Gli ultimi quattro decreti sono stati trasmessi il 16 giugno alle Camere che hanno un mese per i pareri. A metà luglio, quindi, torneranno al Cdm per essere varati definitivamente. A quel punto si sarà completata la riforma complessiva del mercato del lavoro che ha riguardato la flessibilità in entrata, quella in uscita e la flessibilità organizzativa, insieme al sistema di tutele.
Nodi politici
I sindacati criticano le norme sui controlli a distanza ed intendono dare battaglia nelle commissioni per ottenere modifiche sostanziali, avendo una sponda parlamentare nella minoranza Pd e in Sel che hanno criticato le norme. Preoccupa i sindacati anche la parte relativa alle politiche attive, poiché la competenza sul lavoro e sulla formazione è legata alla riforma costituzionale, quindi inevitabilmente vi sarà da gestire una fase transitoria.
(G. Pog.)
AVANZAMENTO: ALTA
EFFICACIA: ALTA
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