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10/12 Le 12 riforme / Scuola

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    Stato dell'arte
    La riforma della scuola è attualmente ferma in commissione Istruzione del Senato. I possibili correttivi interesseranno le tre questioni chiave: merito e valutazione dei docenti, autonomia dei presidi nella gestione dell'istituto, e school-bonus (gli investimenti privati per potenziare le attività didattiche o per migliorare la sicurezza delle aule). Sui presidi, accantonata la proposta di mettere tetti alle durate degli incarichi, si introdurrebbero per legge i criteri di valutazione, da collegare poi alla loro retribuzione di risultato.

    Prospettive del provvedimento
    Molto dipenderà dalle reazioni in commissione agli emendamenti dei relatori. In sede referente sono stati depositati circa 3mila emendamenti. Se si troverà un'intesa, questi potrebbero scendere di numero ed essere votati velocemente. Più probabile, che si ricorrerà alla fiducia per velocizzare l'approvazione del provvedimento, il cui piatto forte resta il maxi-piano di stabilizzazione di oltre 100mila precari.

    Nodi politici
    Le opposizioni, per ora, dichiarano di non voler ritirare i propri emendamenti. E non tutta la (variegata) minoranza dem è d'accordo con la linea d'azione del governo. Inoltre, in commissione Istruzione del Senato, i numeri a favore della maggioranza sono incerti. Un'altra variabile da considerare sono i sindacati che continuano a ritenere illegittimo il Ddl e incalzano per modificare radicalmente il provvedimento su poteri dei presidi e autonomia. Anche ieri Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto al governo una rapida convocazione per un confronto sull'articolato, sganciando il pacchetto assunzioni, da far viaggiare con un autonomo decreto-legge. Quest'ultima istanza è bocciata dal premier, Matteo Renzi, secondo cui la riforma deve viaggiare tutta insieme.

    (Cl.Tu.)

    AVANZAMENTO: MEDIO

    EFFICACIA: MEDIA

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