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Renzi: per l’Ue serve strategia ampia, non sia solo spread e…

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AGLI STATI GENERALI sul clima

Renzi: per l’Ue serve strategia ampia, non sia solo spread e vincoli

L’Unione europea non può essere solo «vincoli e spread, non può essere solo parametri». Lo ha detto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, intervenendo agli Stati generali sui cambiamenti climatici, in corso a Montecitorio. «Credo che l’Ue debba riscoprire la sua anima e che serve una scommessa ampia in tutti i settori che vada oltre la risposta alla paura. Serve una strategia complessiva e pluriennale».

Il clima sia priorità, non sciupiamo i prossimi sei mesi
«La parola d’ordine oggi deve essere non tanto fare annunci shock ma prendere un impegno comune, condiviso. Il gruppo dirigente italiano prende su di sé l’impegno, indipendentemente dalle idee di parte, di assumere l’orizzonte di Parigi come l’occasione nella quale trasformare in priorità politica la discussione». Così Matteo Renzi agli Stati generali del clima. «Per l’Italia questa è una priorità: utilizziamo i sei mesi che mancano alla conferenza di Parigi, per tentare di dire che questa priorità cerchiamo di non sciuparla».

Tema non solo per gli addetti ai lavori, è politico
«Il tema della sostenibilità ambientale non può essere solo per gli addetti ai lavori, deve essere un grande tema politico con la P maiuscola, altrimenti è finito» dice ancora il presidente del Consiglio, nel suo intervento. Rispetto ai mutamenti climatici e alla sostenibilità da ottenere «nel merito si può discutere e trovare tutte le misure tecniche, saranno gli esperti del settore a verificare come si devono cambiare scelte», argomenta Renzi, quindi «l’orizzonte è quello di un grande disegno di innovazione dedicato alla sostenibilità» ma c’è un «grande punto politico, perché di politica stiamo parlando». Il tema della lotta ai mutamenti si deve «assumerlo come elemento chiave dei prossimi anni, oppure questa discussione è inutile perché comunque la sfida l’abbiamo persa», nota l’inquilino di Palazzo Chigi.

Sulla scuola decidono le Camere, se stop no assunzioni
Ma conversando con i giornalisti il premier si sofferma anche su altro. Sulla scuola «deciderà il Parlamento. Per quello che ci riguarda è del tutto evidente che se la riforma passa, ci saranno 100mila assunzioni, se la riforma non passa o non passa in tempo, le assunzioni saranno quelle del turn over, che sono circa 20-22mila persone».

Banda larga? Valutiamo se decreto o basta Cipe
«Occorre capire se facciamo un decreto o no, se possono bastare le misure del Cipe o se c’è necessità di un decreto legge». Così invece Renzi a chi, a margine degli Stati generali del clima, gli ha domandato se domani in Cdm potrebbe esserci un intervento del governo sulla banda larga.

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