Italia

Arrestato l’assessore regionale alle attività produttive del Molise…

  • Abbonati
  • Accedi
una verifica fiscale ha avviato l’indagine

Arrestato l’assessore regionale alle attività produttive del Molise per frode fiscale e truffa aggravata

Aggiornamento del 25 marzo 2022: Con sentenza emessa il 28 maggio 2021, ormai definitiva, il Tribunale penale di Campobasso ha assolto, ex art. 530 comma 2 c.p.p., Massimiliano Scarabeo dai reati contestati per non aver commesso il fatto.

Arrestato l’assessore regionale alle Attività produttive del Molise, che aveva concesso alla società riconducibile a lui e al fratello un contributo Por Fesr 2007-2013 - Fondo
strutturale relativo allo sviluppo regionale di circa 122mila euro. Nel mirino della procura di Isernia anche false fatturazioni e operazioni inesistenti.

Il Gip presso il Tribunale di Isernia, su richiesta della Procura della Repubblica di Isernia, ha emesso due ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari a carico degli imprenditori venafrani Gabriele e Massimiliano Scarabeo, quest'ultimo assessore regionale in carica, con delega alle Politiche dello sviluppo economico - Politiche del credito - Società partecipate - Marketing territoriale. Le due ordinanze di custodia cautelare sono state eseguite dal nucleo di Polizia tributaria della Guardia di Finanza di Isernia.

Eseguite anche una serie di perquisizioni disposte dalla Procura in abitazioni e uffici in Provincia di Isernia e a Campobasso, negli uffici della Giunta Regionale per il Molise, di competenza dell'assessore Scarabeo.

Tutto parte da una verifica fiscale
Le indagini sono state avviate a seguito di una verifica fiscale, iniziata nel giugno del 2014, nei confronti di una delle aziende del “gruppo Scarabeo”, la “Elcom Elettrocommerciale spa” di Sesto Campano (IS), che opera nel settore delle forniture di materiale elettrico, con punti vendita in tutto il Molise e unità locali a Varese, Vercelli, Genova, Cagliari, Palermo, Firenze, Lucca, Pisa e Pistoia.È stato così smascherato «un sofisticato sistema di frode, che ha consentito alla “Elcom” di evadere Iva per oltre un milione e duecentomila euro, e di sottrarre a tassazione base imponibile indicando in contabilità oltre cinque milioni di costi indeducibili», ha spiegato la Gdf. Inoltre, le Fiamme gialle hanno constatato una maggiore imposta Ires per circa un milione e quattrocentomila euro nonché una maggiore Irap per oltre duecentomila euro. La frode fiscale è stata perpetrata ricorrendo ripetutamente a numerose fatture per operazioni inesistenti e note di credito, facendo figurare come fornitori ignari clienti o terze società, e come utilizzatore la stessa “Elcom”. È stato accertato che i due fratelli erano i reali amministratori di fatto della “Elcom”, nonostante al vertice figuri uno dei dipendenti, nominato formalmente amministratore delegato, ma in realtà privo di ogni potere gestionale. L’assessore regionale occupava l'ufficio di “Presidenza” della società, come accertato dalle Fiamme gialle nel corso di una perquisizione mirata effettuata lo scorso mese di febbraio.

Alla società un contributo Por Fesr 2007-2013 di 122mila euro
L'attività investigativa ha permesso, infine, di accertare che la stessa “Elcom” ha beneficiato, negli anni dal 2012 al 2014, di un contributo Por Fesr 2007-2013 - Fondo
strutturale relativo allo sviluppo regionale “asse innovazione e imprenditorialità per la
promozione, valorizzazione e diffusione della ricerca e dell'innovazione per la competitività” per circa 122mila euro, istruito, approvato e corrisposto dagli uffici regionali facenti capo proprio all'assessore Scarabeo. Gli accertamenti, iriferisce in una nota la Gdf, hanno dimostrato che i beni strumentali, oggetto del finanziamento, cartolarmente di nuova acquisizione, in realtà erano riferibili a macchinari e attrezzature già in possesso della società, in quanto acquistati in anni precedenti. Per superare eventuali controlli i macchinari sono stati riverniciati, in modo da apparire nuovi di fabbrica. La prova dell’acquisto erano fatture false, emesse da una società riconducibile a un imprenditore di Isernia.

© Riproduzione riservata