Italia

3/10 BUONA SCUOLA / I nuovi poteri dei presidi

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    I presidi diventano “leader educativi” e possono chiamare direttamente i docenti dell'autonomia, ma questa facoltà nel passaggio al Senato è stata ridimensionata e rinviata di fatto al 2016. Poteri ridotti anche sul fronte del Piano dell'offerta formativa, che sarà “collegiale”. L'operato dei presidi sarà valutato ogni tre anni da ispettori ministeriali e all'esito della valutazione sarà collegata la retribuzione di risultato. L'altra novità introdotta a Palazzo Madama è che sono specificati nel ddl i criteri per valutare i dirigenti scolastici: competenze gestionali e organizzative, valorizzazione dell'impegno e dei meriti professionali, apprezzamento del proprio operato nella comunità, contributo al miglioramento del successo formativo e scolastico degli studenti, direzione unitaria della scuola.

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