Italia

4/10 Riforma delle pensioni

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    Con l'obiettivo di ridurre la spesa pensionistica annua dell'1% del Pil, la Troika chiede alla Grecia di penalizzare pesantemente i pensionamenti anticipati e di portare entro il 2022 l'età della pensione a 67 anni o a 62 con 40 anni di contributi (con l'eccezione dei lavoratori dei settori usuranti e delle mamme di bambini disabili). Prevista inoltre una serie dettagliata di interventi contributivi e sui fondi pensione tra cui l'abbandono graduale dell'assegno di solidarietà (Ekas) per tutti i pensionati entro il 2019. Si comincerebbe subito, togliendo l'assegno al 20% dei beneficiari con trattamenti più alti. I contributi sanitari aumenterebbero dal 4% attuale al 6%. Previsto un meccanismo transitorio per chi va in pensione dal primo luglio 2015. In prospettiva si chiede alla Grecia un maggiore equilibro tra trattamento previdenziale e contributi versati nel corso della vita lavorativa, compresi i lavoratori autonomi. La revisione degli ammortizzatori sociali dovrebbe accompagnare la riforma delle pensioni per attutirne l'impatto sui lavoratori

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