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Ue, ok definitivo della Camera a legge di delegazione europea

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a montecitorio

Ue, ok definitivo della Camera a legge di delegazione europea

Via libera definitivo della Camera al disegno di legge di delegazione europea 2014, il provvedimento che delega il governo a recepire 56 direttive comunitarie e 9 decisioni quadro della Ue. I voti favorevoli sono stati 270, 113 i contrari e 22 gli astenuti.

Camera: sì definitivo a legge di delegazione europea
Il disegno di legge definitivamente approvato oggi a Montecitorio prevede il recepimento di norme in materia di agricoltura, giustizia e salute, di disposizioni sull'Unione bancaria europea finalizzate alla stabilità dei mercati finanziari (meccanismo di vigilanza unica, vigilanza sui depositi, disciplina della crisi bancaria e il ricorso a strumenti di intervento pubblico), indica principi e criteri per l'attuazione della direttiva in materia di organismi di investimento collettivo in valori mobiliari e della direttiva sulle sanzioni penali in caso di abusi di mercato, prevede deleghe per l'adeguamento della normativa nazionale a disposizioni sugli strumenti derivati.

Voto contrario di M5s e Forza Italia
Tra i contrari M5S e Forza Italia, secondo cui le nuove norme danno il via libera al «prelievo forzoso» dai conti correnti al di sopra di 100mila euro per salvare la propria banca da una eventuale crisi. La direttiva contro cui si è scagliata l'opposizione è la direttiva Brrd (Bank Recovery and Resolution Directive) che affronta il tema delle crisi delle banche approntando strumenti nuovi che le autorità possono impiegare per gestire in maniera ordinata eventuali situazioni di dissesto anche in via preventiva o ai primi segnali di difficoltà. La direttiva prevede il recepimento figura quella sul 'bail-in' per le crisi bancarie. La norma stabilisce che dal 2016 i problemi degli istituti di credito andranno risolti dall'interno, non con interventi esterni, anche ricorrendo ai depositi superiori ai 100mila euro, oltre che agli azionisti e agli obbligazionisti meno assicurati. Fra i criteri di delega figura quello per cui il Governo dovrà valutare «l’opportunità di stabilire modalità applicative del “bail-in” coerenti con la forma societaria cooperativa». Potranno poi essere previste soglie più alte per le comunicazioni rilevanti, e dovrà essere di almeno 20mila euro la sanzione per insider trading.

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