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Puglia: Emiliano nomina assessori tre «grilline» ma il M5s dice no

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Puglia: Emiliano nomina assessori tre «grilline» ma il M5s dice no

Non passa il governatore della Puglia Michele Emiliano e il primato di governare tirando dentro i Cinque Stelle dovrà aspettare. Annunciando in serata i nomi dei primi cinque assessori scelti con una consultazione cui hanno partecipato 1.613 cittadini sui 2.800, le «Sagre del programma», Emiliano ha nominato a sorpresa le tre pentastellate elette in Consiglio regionale: Rosa Barone, con delega all’Agricoltura, Antonella Laricchia all’Ambiente e Viviana Guarini alle Risorse umane. Mentre il governatore firmava i decreti, però le tre hanno immediatamente rifiutato la nomina, definendo l’iniziativa «un atto di violenza inaudita». Ma Emiliano, incalzato dai giornalisti sull’eventuale piano B per riparare al no dei grillini, era stato perentorio: «Non esiste - ha spiegato - perché adempiere alla chiamata della propria Regione e del presidente è un dovere». Anzi, Emiliano ha rilanciato affidando alla stampa un «appello per le pentastellate affinché accettino anche al fine anche di tutelare parità di genere».

La priorità dell’allargamento all’esterno
Questo è uno dei primi grattacapi che il «sindaco di Puglia» ha promesso di affrontare da subito, intervenendo sulla legge elettorale regionale per poter “nominare” più di due assessori esterni come previsto adesso. Nel nuovo consiglio regionale pugliese, infatti, la maggioranza non è riuscita a fare eleggere nemmeno una donna. Questo «centrosinistra fatto tutto di uomini - ha sentenziato il governatore - è stato prodotto da una legge elettorale deplorevole e bisogna recuperare. Però penso anche sia giusto che un presidente di Regione possa inserire ulteriori scelte extra novero eletti per un esecutivo all’altezza». Emiliano ha allora ribadito che la sua offerta di assessorati conferma che «il centrosinistra con i Cinque Stelle non sta giocando al gatto col topo». E ha sottolineato di aver «soltanto valutato i curricula» dei pentastellati da parte dei quali spera ci sia «una messa a disposizione delle proprie competenze» perché questo «non significa una operazione politicamente opaca» ma «mettere energie a disposizione» della Puglia.

Al governatore la delega alla Sanità
Quel che è certo, è che alla prima giunta convocata per venerdì mattina a Taranto, che Emiliano prevede sarà una «grande giornata di ascolto della città», parteciperanno i primi sette assessori: due donne nominate dal presidente tra i non consiglieri, e i cinque scelti dai cittadini (in una rosa di dieci che era stata indicata dallo stesso Emiliano). Tra i neoassessori ci sono due uscenti della giunta Vendola (entrambi del Pd): Loredana Capone e Gianni Giannini. Gli altri sono Annamaria Curcuruto, Raffaele Piemontese (Pd), Giovanni Liviano (Lista Emiliano sindaco di Puglia), Sebastiano Leo (Noi a sinistra per la Puglia), e Totò Negro (Popolari). Il presidente della Regione, ha confermato Emiliano, terrà per sé la delega alla Sanità.

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