Italia

Libero l’imprenditore Roberto Berardi: era detenuto da due anni e…

  • Abbonati
  • Accedi
È uscito il 9 luglio dal carcere di bata

Libero l’imprenditore Roberto Berardi: era detenuto da due anni e mezzo in Guinea

È libero e in volo verso l’Italia l’imprenditore Roberto Berardi, detenuto da due anni e sei mesi in Guinea Equatoriale. Berardi, cinquantenne di Latina, è uscito dal carcere di Bata il 9 luglio scorso, ma soltanto oggi la moglie e il senatore Luigi Manconi hanno diffuso la notizia.

Trenta mesi di maltrattamenti e sevizie
Durissime le condizioni in cui Berardi ha trascorso questi trenta mesi di detenzione: maltrattamenti, pestaggi, abusi e sevizie erano la regola, così come infezioni e malattie. «Temevo davvero che Roberto non uscisse vivo da quella prigione», ha spiegato la moglie Rossella. «Si chiude un periodo per me e per i miei figli di sofferenza e angoscia, ma il primo pensiero è per Roberto e per le sue condizioni di salute. Al telefono è felice ma molto provato». «Berardi - ha aggiunto Manconi - è stato liberato giovedì scorso ma solo dopo aver avuto la certezza che Roberto fosse in viaggio per l’Italia si è deciso di dare la notizia. «Questa storia si è protratta troppo, incredibilmente e immotivatamente, e se ora c’è un lieto fine il merito è dello stesso Berardi, che ha resistito ad abusi e sevizie. Ma è anche merito della moglie Rossella e dei familiari che non si sono mai rassegnati e di coloro che si sono mobilitati a favore del nostro connazionale». Manconi ha anche riconosciuto la «serietà e la professionalità del nostro ambasciatore, Samuela Isopi, del corrispondente consolare Massimo Spano e di tutta la macchina della Farnesina».

Il processo e la condanna
La storia di Berardi, che in Africa ha lavorato una vita investendo nello sviluppo infrastrutturale del continente, assomiglia a un incubo. Condannato a 2 anni e 4 mesi per appropriazione indebita dopo un processo farsa ordinato dal suo ex socio in affari Teodoro Nguema Obiang Mangue, detto Teodorin “il Principe” , figlio di Teodoro Obiang Nguema Mbasogo, presidente della Guinea Equatoriale dal 1979, sull’imprenditore pendeva una responsabilità civile da capogiro: 1,4 milioni di euro (un miliardo di CFA) da restituire allo Stato, come ricorda Africa Express. Denari che - si legge - dopo lo smantellamento di fatto della società Eloba Construction avvenuto mentre Berardi era in carcere, non solo sono stati sottratti a Berardi ma che qualcuno avrebbe voluto rappresentassero il riscatto per il suo corpo martoriato, il vero nulla osta verso l’Italia.

© Riproduzione riservata