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Arriva il ddl sul patrocinio gratuito alle vittime dell’amianto

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processi penali lunghi e costosi

Arriva il ddl sul patrocinio gratuito alle vittime dell’amianto

«Questo ddl nasce da un obbligo morale che sentiamo verso le vittime di amianto e le loro famiglie. Abbiamo il dovere di mitigare, per quanto è possibile, il loro dolore e di sostenere la loro richiesta di giustizia». Lo ha sottolineato la presidente della Commissione di inchiesta sugli infortuni sul lavoro, Camilla Fabbri, prima firmataria del ddl per l'ammissione delle vittime dell'amianto e dei loro familiari al patrocinio a spese dello Stato presentato oggi.

«I numeri - ha spiegato la senatrice Fabbri - sono drammatici, come dimostrano anche le centinaia di processi penali per disastro, morti e lesioni dovute all’esposizione all’amianto che si stanno celebrando con i lavoratori che, insieme alle famiglie, stanno sostenendo i tempi e i costi della giustizia. Parliamo di processi penali lunghi, per attività di impresa che in molti casi non esistono nemmeno più, dagli oneri processuali gravosissimi che possono spingere a desistere dalla costituzione come parte civile. Per questo, il ddl risponde a un'esigenza di giustizia effettiva e di solidarietà processuale». Si tratta, ha spiegato la senatrice al Sole24Ore.com, «di processi costosissimi per le parti, con perizie, consulenze e avvocati, che spesso arrivano al secondo, terzo grado di giudizio, difficili economicamente da affrontare per famiglie che già hanno subito un grave lutto».

Il 30 novembre la Conferenza nazionale sull’amianto
È stato anche deciso di promuovere per il 30 novembre la Conferenza nazionale sull'amianto, a cui il presidente del Senato Grasso ha già dato la disponibilità di partecipazione. «Il tema amianto è profondamente attuale e lo sarà ancora di più nei prossimi anni, considerato che il picco di malattie ci sarà, ragionevolmente, intorno al 2020 in quanto si tratta di una malattia che si manifesta dopo molti anni». La senatrice Fabbri ha ricordato che «sono passati 23 anni dalla legge con cui l'amianto è stato bandito, ma complice una normativa complessa e farraginosa e una mappatura ancora incompleta, la sfida è tutta aperta».

Deroga ai limiti di reddito
Il disegno di legge «Disposizioni per l'ammissione delle vittime dell'amianto e dei loro familiari al patrocinio a spese dello Stato», prevede l'ammissione delle vittime dell'amianto al gratuito patrocinio, in deroga ai limiti di reddito. «La modifica proposta - spiega la senatrice Fabbri - garantirebbe un effettivo esercizio del diritto di difesa per le vittime tutelato dall’articolo 24 della Costituzione». È prevista una copertura finanziaria di 2,5 milioni di euro a decorrere dal 2016.

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