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Berlusconi sfida il premier: «Voteremmo i tagli, ma qualcuno gli…

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le reazioni all’annuncio di renzi

Berlusconi sfida il premier: «Voteremmo i tagli, ma qualcuno gli crede?»

Con l’annuncio di un taglio delle tasse da 45 miliardi in tre anni, Renzi ha sfidato Silvio Berlusconi sul suo stesso terreno. E la reazione non si è fatta attendere. «Ho sentito Renzi fare una delle sue solite promesse», ha detto il Cavaliere nel corso di una telefonata all’iniziativa “Con la voglia di fare l’Italia”, rilanciando: «Li voteremo, quei provvedimenti, se davvero li presenteranno. Siamo pronti a votarli, perché noi non siamo la sinistra del tanto peggio tanto meglio con cui abbiamo sempre avuto a che fare quando eravamo al governo». E sul tema del giorno, il leader di Forza Italia puntualizza che «le tasse sulla casa le avevamo abrogate noi come, quella di successione, nel primo Consiglio dei ministri, a Napoli, dopo la grande vittoria del 2008».

Brunetta: Renzi spudorato, «che stai a di’?»
Lo ha ricordato anche il capogruppo di Fi alla Camera, Renato Brunetta, seguito da tanti esponenti del partito, da Gelmini a Carfagna: «Renzi come al solito spudorato. L’Ici sulla prima casa è stata abolita nel primo Consiglio dei ministri del quarto governo Berlusconi il 21 maggio 2008 a Napoli. Fu Monti a reintrodurla disgraziatamente nel decreto cosiddetto Salva Italia che, tra l'altro, nel suo complesso ha prodotto più costi che benefici. E nel 2013 Forza Italia pose come condizione per la fiducia al governo Letta proprio l’abolizione dell'Imu di Monti. Fu, poi, quando non venne emanato un decreto che cancellasse questa odiosa tassa in maniera incontrovertibile, ma si trovarono escamotage vari, di suddivisione in rate e innumerevoli rinvii, che togliemmo la fiducia a Letta, essendo venuto meno uno dei punti fondamentali per la nostra partecipazione al governo. È stato, infine, proprio Renzi, subentrato, come sappiamo, a Letta dopo un’abile e oscura congiura di palazzo, a non fermare l’ultimo aumento, di 0,8 punti, dell’Imu sulla prima casa». Insomma: «Matteo, ma che stai a di’?».

Salvini: «Ma Renzi pensa che siamo tutti scemi?»
Dello stesso tenore il commento su Facebook del segretario della Lega Matteo Salvini: «Ma Renzi pensa che siamo tutti scemi? Oggi promette che toglierà l’Imu sulla prima Casa (tolta dalla Lega e rimessa da loro) e l’Imu sui terreni agricoli, inventata da lui. Faccio un appello alla signora Renzi: porta Matteo in vacanza qualche giorno, tuo marito ormai non ne fa una giusta!». Intervistato da Affaritaliani.it, Salvini replica poi alla proiezione all’assemblea del Pd delle sue foto: «Povera Italia. Paghiamo un presidente del Consiglio per analizzare le magliette di Salvini e per insultare la Lega, mentre dal punto di vista della disoccupazione e dell’invasione clandestina ne succedono di tutti i colori».

La Cei: «Sulle unioni civili attenzione paradossale, le urgenze sono altre»
La Cei, per bocca del segretario, monsignor Nunzio Galantino, si indigna invece per la partita delle unioni civili, che il premier ha detto di volere chiusa in Parlamento entro l’anno: «Rispetto alle urgenze che si impongono è paradossale questa attenzione. Peccato non poterne riscontrare altrettanta in effettive misure di sostegno alla famiglia». La contrarietà dei vescovi, ha spiegato Galantino, «riguarda la confusione che il disegno di legge introduce, evitando opportunamente l’utilizzo del termine “matrimonio”, ma di fatto attribuendo alle unioni omosessuali diritti e doveri uguali a quelli previsti per la famiglia fondata sul matrimonio».

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