Italia

Montecitorio, rimpasto ai vertici delle commissioni: via i presidenti…

  • Abbonati
  • Accedi
camera dei deputati

Montecitorio, rimpasto ai vertici delle commissioni: via i presidenti di Forza Italia, salva la minoranza dem

Il mini-rimpasto di metà legislatura a Montecitorio è arrivato e prende atto della fine del Patto del Nazareno: via tutti i presidenti delle commissioni della Camera targati Forza Italia, ormai all’opposizione. Un addio per quattro: Giancarlo Galan (Cultura), Francesco Paolo Sisto (Affari costituzionali), Daniele Capezzone (Finanze) ed Elio Vito (Difesa). Al loro posto entrano Flavia Piccoli Nardelli (Pd), con 26 voti, Andrea Mazziotti Di Celso (Scelta Civica), Maurizio Bernardo (Area Popolare), con 26 preferenze, e Francesco Saverio Garofani (Pd), con 18 voti. Via anche Pierpaolo Vargiu (Scelta civica) dalla presidenza della commissione Affari sociali. Prende il suo posto Mario Marazziti (Per l’Italia-Centro democratico).

Salva la minoranza dem, da Boccia a Damiano
Confermati gli esponenti della minoranza dem: Francesco Boccia resta alla Bilancio, Guglielmo Epifani alle Attività produttive, Cesare Damiano al Lavoro. Rimangono al loro posto anche i democratici Donatella Ferranti (Giustizia), Ermete Realacci (Ambiente), Michele Meta (Trasporti). Michele Bordo (Politiche dell’Ue) e Luca Sani (Agricoltura), così come Fabrizio Cicchitto di Area popolare agli Esteri.

Il M5S perde le vicepresidenze
Il Movimento Cinque Stelle è rimasto senza vicepresidenti, fatta eccezione per Alfonso Bonafede alla Giustizia. Non sono stati rieletti alla vicepresidenza, tra gli altri, Alessandro Di Battista, Carla Ruocco, Giorgio Sorial, Danilo Toninelli. Confermati, invece, gli ex M5s come Massimo Artini, Walter Rizzetto e Adriano Zaccagnini. I Cinque Stelle hanno patito in particolare la perdita della vicepresidenza in commissione Finanze, dove Alberto Giorgetti (Forza Italia) l’ha spuntata su Carla Ruocco, già vicepresidente e componente anche lei del direttorio del M5S. L’elezione di Giorgetti ha sorpreso, visti i numeri dei pentastellati in commissione, ma sembrerebbe che due schede del Movimento siano state annullate perché non compilate correttamente.

L’ira dei pentastellati: «Tutti d’accordo per farci fuori»
Corre sui social l’ira del M5S. «Accordo Sel, Fratelli d’Italia, Scelta Civica, Pd, ForzaItalia in tutte le commissioni per fare fuori il M5S. #unicaopposizione», twitta il deputato Carlo Sibilia, membro del direttorio. «Rinnovo cariche nelle commissioni della Camera. Ci hanno tolto pure la vicepresidenza quasi ovunque. Lega e Sel più poltrone che deputati», spiega Giulia Di Vita. «Ci confermiamo l’unica opposizione e l’unica forza politica che non scende a patti per avere poltrone», commenta la capogruppo alla Camera, Francesca Businarolo: «Quello a cui abbiamo assistito oggi è uno squallido siparietto di partiti che fanno finta di litigare per poi accordarsi sottobanco e occupare le poltrone».

La nuova presidenza del gruppo Pd
Il capogruppo dem Ettore Rosato ha proposto all’assemblea anche la nuova composizione della presidenza del gruppo alla Camera: il ruolo di vicepresidente vicario è andato a Matteo Mauri, quello di vicepresidente a Titti Di Salvo e a Chiara Gribaudo, di tesoriere a Daniele Marantelli e di nuovo segretario a Giuseppe Guerini. La nuova presidenza è dunque così composta: presidente Ettore Rosato; vicepresidenti Matteo Mauri (vicario), Silvia Fregolent , Gero Grassi, Andrea Martella, Alessia Morani, Titti Di Salvo, Chiara Gribaudo; segretari di presidenza Marco Di Maio, Laura Garavini, Andrea Giorgis, Barbara Pollastrini, Nico Stumpo, Giuseppe Guerini; segretarie d’aula Caterina Bini, Cinzia Fontana; tesoriere Daniele Marantelli.

© Riproduzione riservata