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Strage di Brescia, Maggi e Tramonte condannati all’ergastolo

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l’attentato nel ’74 causò 8 morti e 102 feriti

Strage di Brescia, Maggi e Tramonte condannati all’ergastolo

Carlo Maria Maggi, ex ispettore di Ordine Nuovo in Veneto, e Maurizio Tramonte, ex fonte «Tritone» dei servizi segreti, sono stati condannati all'ergastolo per la strage di Piazza della Loggia. La sentenza dei giudici della Seconda Corte d'Assise d'Appello di Milano è arrivata dopo oltre 8 ore di camera di consiglio.

Si è chiuso così il processo d'appello bis sulla strage che il 28 maggio 1974 provocò 8 morti e 102 feriti tra le centinaia di persone che si erano riunite nella piazza della Loggia, nel centro di Brescia, per partecipare a una manifestazione antifascista.

Maggi (che secondo l'accusa sarebbe stato il mandante dell'attentato di 41 anni fa) e Tramonte (che invece avrebbe partecipato alla pianificazione della strage) erano stati assolti nel primo processo d'Appello con una sentenza annullata dalla Cassazione che aveva disposto un nuovo processo di secondo grado. In particolare, i giudici in ermellino di Piazza Cavour aveva definito «ingiustificabili e superficiali» i motivi dell'assoluzione soffermandosi sulla «gravità indiziaria» delle dichiarazioni del «pentito nero» Carlo Digilio.

La sentenza che ha condannato all'ergastolo Carlo Maria Maggi e Maurizio Tramonte per la strage di piazza della Loggia impone una «profondissima riflessione su quegli anni dal '69 al '74». Lo ha detto il presidente dell'Associazione Familiari vittime di piazza della Loggia, Manlio Milani.

Salvini: premio per impegno pm
«L'esito è il premio per un impegno, quello della Procura di Brescia, che non è mai venuto meno in tanti anni. Se la Procura di Milano avesse fatto altrettanto, credo che sarebbe stato possibile andare anche per piazza Fontana al di là di quella responsabilità storica che comunque le sentenze hanno accertato in modo indiscutibile nei confronti delle stesse cellule di Ordine Nuovo al centro del processo per Piazza della Loggia». Lo ha spiegato il giudice di Milano Guido Salvini, autore delle inchieste sulle trame nere dopo la sentenza che ha condannato all'ergastolo Carlo maria Maggi e Maurizio Tramonte per la strage di Piazza della Loggia a Brescia. «Ho comunque la soddisfazione dei frutti che ha dato la mia collaborazione come giudice istruttore con la Procura di Brescia - ha aggiunto Salvini -, in assenza di un interlocutore a Milano: infatti proprio durante un mio accesso al Sid di Padova negli anni '90 fu possibile identificare in Maurizio Tramonte, oggi condannato, la fonte Tritone».

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