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Eternit, sospeso il processo bis. Il gup: l’ex titolare non…

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gli atti alla corte costituzionale

Eternit, sospeso il processo bis. Il gup: l’ex titolare non può essere processato due volte

Finisce alla Corte Costituzionale il processo Eternit bis. Il gup, Federica Bompieri, ha sollevato una questione di costituzionalità. L'ex titolare della Eternit, Stephan Schmidheiny non può essere processato due volte per gli stessi fatti. Sulla base di questo principio il processo di Torino dove il magnate svizzero è accusato di omicidio volontario per la morte di 258 persone morte tra il 1989 e il 2014 a causa dell'amianto lavorato negli stabilimenti italiani della multinazionale, è stato sospeso in attesa di un pronunciamento della Corte costituzionale.

La Consulta a cui verranno trasmessi gli atti dovrà esprimersi sulla legittimità costituzionale dell'articolo 649 del Codice di procedura penale lì dove dispone di divieto di sottoporre nuovamente a giudizio un imputato qualora il fatto giuridico contestato sia lo stesso, senza dire nulla però, al contrario di quanto dispone la legislazione europea, qualora il fatto storico contestato, in altre parole il comportamento del soggetto, sia identico.

Difesa soddisfatta
«Siamo soddisfatti dalla decisione del giudice. Il tema del ne bis in idem lo avevamo sollevato noi». Così il professor Astolfo Di Amato, uno dei difensori dell'imprenditore svizzero Stephan Schmidheiny nel processo Eternit. «La decisione del giudice - aggiunge - conferma che questo e' il nodo del processo».

Parenti vittime deluse: buffonata
«Anche per oggi la buffonata è finita». Questo il commento di una delle parti civili del processo Eternit bis, un cittadino di Casale Monferrato che ha perduto la moglie («E' morta nel 2000 a 43 anni senza avere mai lavorato in fabbrica»). «Adesso - dice - ci vorranno anni soltanto perché possa riprendere l'udienza preliminare. La legge è uguale per tutti, sì, ma per tutti i poveri. Per i signori è diverso». Delusa Romana Blasotti, che in questi anni ha perso a causa dell'amianto cinque familiari, presente oggi in udienza davanti al gup Federica Bompieri assieme ad alcune decine di altri familiari delle vittime. «Non posso esprimere grande soddisfazione per questa decisione. Si rimanda ancora ma - ha detto Blasotti - le malattie e i morti non rimandano. Di amianto si continua a morire e si verificano 50 casi nuovi ogni anno».

Il pm Guariniello: contesteremo altre 94 morti
Il pm Raffaele Guariniello sottolinea che questi mesi di sospensione potranno consentire l'inserimento nel processo di un centinaio di nuove morti sopravvenute dopo la richiesta di rinvio a giudizio. Riteniamo che non ci sia un contrasto con la convenzione europea». Lo ha affermato il pm Raffaele Guariniello dopo che il gup del procedimento Eternit bis ha sospeso l'udienza preliminare e investito la Corte Costituzionale di una questione di legittimità costituzionale. In particolare «la corte costituzionale - ha spiegato Guariniello - si esprimerà sulla legittimità dell'articolo 649 del codice di procedura penale e sulla conformità alle norme della convenzione europea dei diritti dell'uomo» per quanto riguarda il principio del «ne bis in idem». La procura di Torino approfitterà dell'allungamento dei tempi per contestare altri 94 casi di morti legate all'amianto al magnate svizzero: «abbiamo trovato questi 94 nuovi casi di decessi - ha detto Guariniello - e questa sospensione ci dà la possibilità di aggiungere questi casi a quelli già presenti al processo».

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