Italia

Italia-Egitto, firmati otto accordi per 8,5 miliardi dollari

  • Abbonati
  • Accedi
incontro tra primi ministri

Italia-Egitto, firmati otto accordi per 8,5 miliardi dollari

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha incontrato a pranzo a Villa Pamphili il primo ministro della Repubblica Araba d'Egitto Ibrahim Mahlab. A margine dell'incontro, secondo quanto si apprende, sono stati firmati otto accordi che riguardano il settore energetico, per un valore complessivo di 8 miliardi e 488 milioni di dollari. Gli accordi, tutti nel settore energetico, coinvolgono le italiane Eni, Edison, Technip Italia, Ansaldo Energia.

Renzi vede premier Egitto: accordi per 8,5 mld dollari
Il primo ministro egiziano, dopo aver partecipato ieri a Milano a una riunione del Business Council italo-egiziano ed essere stato in visita a Expo, ha incontrato oggi il presidente del Consiglio italiano a villa Pamphili a Roma. Un lungo colloquio al quale hanno presenziato anche il viceministro per lo Sviluppo economico Carlo Calenda, i vertici di di Cassa depositi e prestiti e di Sace e i vertici delle imprese coinvolti negli otto accordi siglati. Gli accordi, tutti nel settore energetico, coinvolgono le italiane Eni, Edison, Technip Italia, Ansaldo Energia. Mise e Technip, in particolare, hanno firmato un'intesa che riguarda le due raffinerie di Midor (1,4 miliardi di dollari) e Assiut (1,6 miliardi di dollari). Ansaldo un accordo da 218 milioni di euro con la Egyptian Electricity Holding Company. Eni un accordo per lo sviluppo del giacimento del Delta del Nilo da 5 miliardi di dollari. Edison ha siglato un ministero del petrolio egiziano un'intesa per investimento da 250 milioni di dollari.

Eni firma accordo per sviluppo giacimento Delta Nilo in Egitto
In particolare, l’accordo firmato dall’Eni integra l'accordo quadro siglato tra le parti a marzo per valutare congiuntamente le opportunità di sviluppo della scoperta rinegoziando i termini e l'estensione contrattuale della concessione stessa. Le stime preliminari, informa una nota, indicano che il giacimento, situato nella licenza Abu Madi West nell'offshore nel Delta del Nilo, possa contenere 15 miliardi di metri cubi di gas in posto, con ulteriore potenziale, a cui si sommano i condensati associati al gas. Eni sarà impegnata a sviluppare in tempi rapidi il nuovo potenziale per saturare la capacità di trattamento delle centrale gas di Abu Madi.

L'intesa di oggi, inoltre, ribadisce e rafforza gli impegni presi con l'accordo quadro di marzo firmato nell'ambito dell'Egyptian Economic Development Conference di Sharm El Sheik, che a fronte di una revisione dei parametri contrattuali ed estensioni temporali di alcune concessioni, prevede investimenti complessivi stimati in circa 5 miliardi di dollari per la realizzazione nei prossimi 4 anni di progetti finalizzati allo sviluppo di 200 milioni di barili di olio e di circa 37 miliardi di metri cubi di gas, con un significativo contributo anche alle crescenti necessità di energia locale.

© Riproduzione riservata