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L’Aquila: nuovi arresti per il terremoto. Ai domiciliari anche…

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una storia di ricatti ed estorsioni

L’Aquila: nuovi arresti per il terremoto. Ai domiciliari anche l’ex assessore Tancredi

Carabinieri del Comando per la tutela dell'ambiente in collaborazione con il Raggruppamento operativo speciale e il Comando provinciale Carabinieri dell'Aquila, hanno eseguito una serie di misure cautelari e di sequestri a carico di imprenditori ed ex amministratori locali nell'ambito dei puntellamenti degli edifici danneggiati dal sisma del 6 aprile del 2009 e della ricostruzione in generale. Emesse sei misure cautelari (cinque domiciliari e un obbligo di dimora e obbligo di firma) e 13 avvisi di garanzia.

Ai domiciliari l’ex assessore Tancredi
Tra i destinatari della misura custodiale dei domiciliari c'è anche Pierluigi Tancredi, ex assessore comunale già coinvolto nell'inchiesta «Do ut des», riguardante presunte irregolarità negli appalti per la ricostruzione post-sisma, con riferimento sempre ai puntellamenti, «approdata» nella fase dell'udienza preliminare. L'indagine `Do Ut Des´ fa riferimento al periodo compreso tra il 2009 e il 2012 ma è partita solo due anni e mezzo fa in seguito a una causa civile tra le due ditte che si occupavano di puntellamenti, una delle quali secondo l'accusa favorita dallo stesso Tancredi. Perquisizioni a San Demetrio ne' Vestini (L'Aquila) presso l'abitazione di un imprenditore di Teramo e all'Aquila nella sede della sua società edile. Nella vicenda vi sarebbero stati ricatti ed estorsioni.

Procuratore Cardella: anche capitano Ultimo nel team delle indagini
«Le indagini sono state svolte da Ultimo, l'ufficiale dei carabinieri che arrestò Totò Riina», ha detto il procuratore distrettuale antimafia dell'Aquila, Fausto Cardella, annunciando in una conferenza stampa la presenza di Sergio De Caprio nell'inchiesta denominata 'Redde rationem' della Procura distrettuale antimafia dell'Aquila sugli appalti della ricostruzione. L'inchiesta, ha spiegato Cardella, è collegata a quella del gennaio 2014 denominata 'Do ut des' attuata dalla squadra mobile che ha portato ai domiciliari l'ex consigliere comunale e assessore di centrodestra Pierluigi Tancredi. «Si tratta dello sviluppo investigativo di un dato già in possesso dell'ufficio ed emerso in un'altra indagine sulla ricostruzione, che è stato sviluppato dal Ros - ha detto Cardella - sono intervenuti anche i vigili del fuoco con accertamenti svolti in loco nei cantieri, sia per le loro competenze, sia perché destano meno attenzione». Secondo il procuratore «episodi di corruzione datati sono stati rivitalizzati dal comportamento degli indagati, uno dei quali ha chiesto di essere ulteriormente finanziato altrimenti avrebbe rivelato alla magistratura quello che non aveva detto. Noi abbiamo colto l'invito e siamo pronti ad aspettarlo». Il riferimento è a Tancredi, ritenuto una figura di spicco, già ai domiciliari lo scorso 2014 che nella conferenza stampa è stato definito ex uomo politico.

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