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Lavoro, a giugno 145mila nuovi contratti a tempo indeterminato

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Lavoro, a giugno 145mila nuovi contratti a tempo indeterminato

Buone notizie dal pianeta occupazione. A giugno, i dati ricavabili dal Sistema Informativo delle Comunicazioni obbligatorie gestito dal ministero del Lavoro evidenziano un incremento dei contratti di lavoro, cresciuti di 61mila unità, che corrisponde alla differenza tra le attivazioni di nuovi contratti (821.544) e le cessazioni (760.446). Dei nuovi contratti, 145mila sono a tempo indeterminato, 565mila a tempo determinato, 26mila sono contratti di apprendistato. Le collaborazioni contano 26mila unità, e le altre forme di lavoro 50mila.

Cresce l’incidenza del tempo indeterminato
Il dato, complessivamente positivo, contenuto nella Nota flash “La dinamica dei contatti di lavoro” diffusa oggi dal ministero di via Flavia è frutto del “combinato disposto” delle varie voci statistiche contenute nel documento. Innanzitutto, l'aumento dei contratti a tempo indeterminato, che incide del 17,7% del totale dei nuovi posti (mentre nel 2014 era di 109mila unità, che incideva però solo del 13% sul totale di 805mila nuovi lavori). Sostanzialmente stabile poi il tempo determinato: 565mila unità, il 68,8% sul totale.

Bene anche le trasformazioni
Altre due voce da tener conto sono i contratti di apprendistato e le trasformazioni. I primi sono sì diminuiti rispetto allo scorso anno (26mila contratti contro i 33mila del giugno 2014), ma sono in crescita rispetto alle 13mila cessazioni registrate a giugno 2015. Quanto alle trasformazioni, che dal punto di vista statistico vanno ad aggiungersi alle attivazioni a tempo indeterminato, a giugno, riporta ancora la nota ministeriale, sono state 34.651, 7.425 in più rispetto alle 27.226 dello stesso periodo del 2014.

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