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Paolo Nespoli a 60 anni tornerà nello spazio

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nuova avventura sulla iss

Paolo Nespoli a 60 anni tornerà nello spazio

«Sulla Stazione spaziale svolgerò moltissime attività, sarò meccanico, elettricista, `gruista´ spaziale e, soprattutto, svolgerò un programma per le scuole e parlerò ai giovani di che cos'è l'innovazione spaziale ». È Paolo Nespoli, ingegnere milanese di 58 anni, il prossimo astronauta italiano destinato a raggiungere la Stazione spaziale internazionale. La missione partirà nel maggio 2017. L’annuncio è stato dato dall’Agenzia spaziale italiana (Asi) e dall’Agenzia spaziale ruropea (Esa). Sarà per la terza volta tra le stelle. «Con questa missione Nespoli raggiungerà il record di due missioni di lunga durata e una di breve durata nello spazio», ha affermato Roberto Battiston, presidente Asi. L’assegnazione del nuovo astronauta, ha spiegato l’Agenzia, «è avvenuta in collaborazione con la Nasa nell’ambito dell’accordo firmato tra Nasa e Asi (Memorandum of Understanding) nel 1997, grazie al quale l’Italia ha fornito i Moduli abitativi logistici, in cambio di opportunità di volo e di sperimentazioni da effettuare a bordo della Stazione Spaziale»

Nespoli: «Onorato di tornare in orbita con il tricolore»
«Sono molto onorato di essere stato scelto per ritornare in orbita con la bandiera italiana, con il logo dell’Asi», ha detto Nespoli. Che per la conferenza stampa ha indossato una vecchia maglietta azzurro polvere che aveva portato nella missione Space Shuttle STS 120, dal 23 ottobre al 7 novembre 2007, quando volò nello spazio con lo Shuttle Discovery. «In questi anni in cui non ho volato, un po' mi è mancata la vita in assenza di gravità», ha detto Nespoli. In vista della sua terza missione spaziale a maggio del 2017, Paolo Nespoli, ha già iniziato ad allenarsi presso il centro di addestramento russo `Gagarin´, nei pressi di Mosca, e si è detto pronto «ad affrontare il training standard dei prossimi due anni».

Nespoli ha le qualifiche per fare il comandante della Iss
Nespoli, ha spiegato Battiston, «è qualificato per il comando della Stazione spaziale internazionale, ma è una opportunità che al momento non è stata ancora decisa». «Non si fa spazio senza un struttura industriale forte e la nostra industria aerospaziale - ha ricordato Battiston - conta più di seimila addetti e un fatturato di oltre un miliardo e 600 milioni di euro l'anno, un dato che evidenzia come si può fare attività spaziale nel nostro paese, ma gran parte di questa industria è ormai proprietà di altre nazioni». L'Agenzia spaziale italiana sta «spingendo molto con il governo il dossier Avio» , ha proseguito Battiston,e su questo «ci stiamo impegnando davvero, vista la produzione di motori per il lanciatore Vega che arriverà a Colleferro, quando si sarà a pieno regime sul programma». Vega, ha aggiunto Battiston, «è un grandissimo programma, ne abbiamo già venduti dieci ora stiamo trattando la vendita di altri dieci e per questo bisogna riavere un ragionevole livello di proprietà industriale italiana».

De Winne: nel 2016 si decide sul prolungamento al 2014 della vita della Iss
Il prossimo anno sarà presa la decisione da parte dell'Esa sul prolungamento al 2024 della vita della Iss, ha spiegato Frank De Winne, capo del Centro addestramento astronauti dell'Esa. Il prossimo anno in Spagna si terrà una riunione tra le 5 istituzioni internazionali partner della Iss in cui si discuterà la possibile estensione. «Ben 3 su 5 - ha spiegato Battiston - hanno già fatto sapere di aver deciso positivamente per l'utilizzo della Iss, l'Esa è ancora chiamata a decidere». L'Italia, ha detto, «considerando anche la grande capacità di sfruttamento fatta con questi voli, ha già espresso parere positivo. Se ne è discusso sia con il presidente Mattarella sia con il premier Renzi ed entrambi hanno manifestato la volontà di proseguire lunga questa strada che ha portato grandi successi».

Nuova missione a maggio 2017
La nuova opportunità di volo gestita dall’Agenzia Spaziale Italiana è prevista per maggio 2017, Missione ISS 52/53. L’astronauta italiano coinvolto, che fa parte del corpo degli astronauti dell’Esa, resterà a bordo della Stazione spaziale internazionale per circa sei mesi. Ma come era composta la rosa dei candidati? Oltre a Nespoli, gli altri tre astronauti italiani dell’Esa in servizio sono Samantha Cristoforetti, appena rientrata dalla Stazione spaziale internazionale, Luca Parmitano, attuale comandante della missione nell’oceano Neemo 20, e Roberto Vittori. Ecco chi sono.

Nespoli il primo italiano con una missione di lunga durata

Paolo Nespoli, @Astro_paolo, è stato il primo astronauta italiano a soggiornare nello spazio per una missione di lunga durata. Tornerà a bordo della Iss con l’equipaggio di Expedition 52/53. Milanese, 58 anni, è già stato due volte nello spazio. Ingegnere, Nespoli nel giugno 2006 è stato assegnato all’equipaggio della missione Space Shuttle STS-120, missione dedicata alla costruzione della Stazione Spaziale Internazionale. La missione STS-120 si è svolta con pieno successo tra il 23 ottobre e il 7 novembre 2007. Nel 2010/2011 è stato nello spazio per una missione di lunga durata, come membro dell'equipaggio di Expedition 26/27. Partito dal cosmodromo di Baikonour il 15 dicembre 2010 con la navetta russa Soyuz insieme all'astronauta statunitense Catherine Coleman e al cosmonauta russo Dmitry Kondratyev, Nespoli ha fatto rientro a Terra con loro nelle prime ore del mattino del 24 maggio 2011, con un soffice atterraggio della capsula Soyuz nelle steppe del Kazakistan.

@AstroSamantha è appena rientrata dallo spazio
@AstroSamantha è appena rientrata dalla Stazione spaziale dopo una missione durata 199 giorni, 16 ore e 42 minuti nello spazio. Un'avventura che l'ha resa l'astronauta dei record, ma che ha anche sconfitto molti stereotipi sulle donne, tanto che da molti è stata definita come un mito che seppellirà botox e tacco 12. L'avventura del capitano dell'Aeronautica militare Samantha Cristoforetti, 38 anni, prima astronauta donna italiana, è iniziata nel 2009 quando l'Agenzia spaziale europea l'ha selezionata fra 8.500 candidati per entrare a far parte della sua squadra di astronauti dell'Esa. @AstroSamantha ha percorso più di 130 milioni di chilometri nello spazio a bordo della Stazione spaziale internazionale, il più lungo viaggio in orbita compiuto da una donna nella storia dell'umanità. Oltre a essere stata la prima donna italiana ad andare nello spazio, oggi è l'astronauta italiano ed europeo con più giorni consecutivi nello spazio. Entusiasta della sua avventura spaziale ha ricevuto dal presidente della repubblica, Sergio Mattarella, l'onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine “Al merito della Repubblica Italiana”.

Parmitano è comandante della missione nell’oceano Neemo20
Luca Parmitano, @Astro_Luca su Twitter, è stato il primo italiano a compiere nello spazio attività extraveicolare. Due le sue passeggiate spaziali, la prima di 6 ore e 7 minuti, la seconda, durata un'ora e 32 minuti, interrotta anzitempo a causa di un problema tecnico (acqua all'interno del casco). Attualmente Parmitato, 39 anni, è passato dallo spazio alle profondità marine: è il comandante della missione della Nasa nell'oceano, Neemo20. Per due settimane, dal 20 luglio, è insieme colleghi della Nasa Serena Aunon e David Coan, e al giapponese Norishige Kanai, sul fondo dell'Oceano Atlantico, in un laboratorio di ricerca sottomarino della Florida International University, a circa 6 miglia dalla costa di Key Largo. Una sorta di astronave immersa nell'acqua per simulare la convivenza in ambienti estremi in vista di future missioni di esplorazione spaziale, sulla superficie dei vari corpi celesti, da un generico asteroide.

Vittori ha portato sulla Iss il più grande esperimento sull’antimateria
Roberto Vittori, 50 anni, viterbese, ha viaggiato a bordo della navicella russa Soyuz due volte, nel 2002 e nel 2005. La prima missione, chiamata Marco Polo, si svolse dal 25 aprile al 1 maggio 2002. Era un cosiddetto “taxi flight” destinato a portare una nuova Soyuz alla Stazione Spaziale Internazionale. Vittori è tornato nello spazio con la missione Eneide nell'aprile 2005 per dieci giorni fitti di impegni scientifici, con 22 esperimenti in orbita nei settori della biologia, della fisiologia umana, della dimostrazione tecnologica e della didattica. Il 6 maggio 2011 Vittori è partito per 16 giorni per una nuova missione, la STS-134, che lo ha visto in orbita per la terza volta in veste di specialista di missione. Un volo storico: l'ultimo in programma per la navetta Endeavour e il penultimo in assoluto della flotta Shuttle. Con Vittori è arrivato sulla Stazione Spaziale AMS-2 (Alpha Magnetic Spectrmeter), il più grande esperimento mai installato sulla Iss, realizzato con importante contributo italiano. Il compito era quello di cercare tracce di antimateria e studiare l'origine della materia oscura.

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