1/3 La finanza Truman Show / Che bello battere sempre le stime sugli utili. Un mondo perfetto?
Il giochetto ricorda un po' il Truman Show. Ricordate il film di Peter Weir? Un mondo perfetto, pulito, in cui tutti sono felici. È davvero un peccato che a un certo punto il povero Truman capisca che è tutto finto. Quello della finanza non è certo un mondo di cartapesta come Seahaven, l'enorme studio tv a cielo aperto dove vive Truman, ma quando arriva il momento delle trimestrali ecco che qualcosa allo stesso tempo magico e stucchevole plana su Wall Street.
Come è possibile che, in una Wall Street dove gli utili del secondo trimestre sono in media cresciuti di appena l'1% (contro il 5,7% dell'Europa), circa tre quarti delle aziende abbia trionfalmente “battuto le attese degli analisti”? Attenzione: si tratta di quegli stessi analisti che in gennaio prevedevano per il secondo trimestre un balzo del 6% degli utili e per l'intero 2015 addirittura un volo pindarico dell'8,1 per cento. Salvo poi fare retromarcia all'inizio di luglio, quando le stime dei soliti analisti sulla media degli utili si ritrovano precipitate da +6% a -3%, con uno scivolone di ben nove punti percentuali.
Improvviso attacco di pessimismo cosmico leopardiano? Macché, è solo il vecchio giochetto delle trimestrali: l'analista mi abbassa a dismisura le stime e io batto le aspettative. Facile. E non è accaduto solo in questo trimestre. Guardate cosa ha scoperto uno studio di Deutsche Bank.
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