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Immigrazione, attacco dei vescovi: «Governo del tutto…

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emergenza sbarchi

Immigrazione, attacco dei vescovi: «Governo del tutto assente». In Sicilia e Calabria altri 600 profughi

«Il governo è del tutto assente sul tema immigrazione. Non basta salvare i migranti in mare per mettere a posto la coscienza nazionale». E ancora: l'accusa a Cei e Caritas di guadagnare con gli immigrati è di una «banalità spaventosa». Così il segretario generale della Cei, Nunzio Galantino, è tornato sulla questione immigrazione in un’intervista su Famiglia Cristiana online a pochi giorni dalle polemiche suscitate dalle sue parole (definì «piazzisti da quattro soldi» coloro che speculano sull'immigrazione) soprattutto da parte di Lega (e una parte del M5s), propensa a un giro di vite su accoglienza e respingimenti. Lo ha fatto prendendosela di nuovo con Salvini, Zaia e Grillo, definiti «piazzisti di fanfaronate da osteria e chiacchiere da bar, che rilanciate dai media rischiano di provocare conflitti». Poi ha aggiunto che in Italia la percezione dell'accoglienza ai migranti è errata («La gente crede che abbiamo accolto 18 milioni di stranieri. Invece sono meno del 7%, lavorano, pagano le tasse e contribuiscono quasi al 7% della nostra ricchezza»). Intanto proseguono gli sbarchi sulle coste italiane, con oltre 600 immigrati approdati in Sicilia e Calabria.

Galantino (Cei): governo del tutto assente su immigrazione
«È il governo che è del tutto assente sul tema immigrazione» ha attaccato il segretario generale della Cei, mons. Nunzio Galantino, a Famiglia Cristiana, spiegando che «non basta salvare i migranti in mare per mettere a posto la coscienza nazionale». Galantino ha contestato le leggi «che in buona sostanza respingono gli immigrati e non prevedono integrazione positiva». E ha aggiunto a proposito dell'azione della Chiesa per gli immigrati: «Facciamo quello che ci impone di fare il Vangelo e non dobbiamo giustificarci». Galantino ha stigmatizzato le «lunghissime» pratiche per la richiesta di asilo e ha definito un «calvario» la richiesta di permesso di soggiorno. L’accusa al governo è di «parcheggiare gli immigrati qui e là in Italia». Se invece «ci fosse almeno uno straccio di permesso di soggiorno provvisorio potrebbero lavorare e la gente non li vedrebbe più bighellonare in giro e non direbbe che mangiano a spese degli italiani già in crisi». Di qui la durissima conclusione: «Nessuno spiega che è la legge che impone la non integrazione».

«Ospitiamo immigrati senza lucro, cosa fanno Salvini e Grillo?»
Respinta al mittente l'accusa rivolta a Cei e Caritas di guadagnare con gli immigrati. «Una banalità spaventosa» per il segretario generale della Cei, perché «nelle nostre strutture, quelle accreditate, la polizia ci porta gli immigrati e poi chi si è visto si è visto. Noi ci arrangiamo, tiriamo fuori soldi di tasca nostra e nessuno ci guadagna». E ha puntato il dito contro i «piazzisti di parole che incendiano ed esasperano gli animi», aggiungendo: «Smettiamo una volta per tutte con quella richiesta al Papa di portare gli immigrati in Vaticano e ai vescovi di ospitali nelle chiese e nei seminari. È un mantra che non si può più ascoltare. Ci sono vescovi che ospitano immigrati a casa propria e non si sono mai riempiti le tasche di soldi, anzi. Lo fanno anche Salvini, Zaia e Grillo? Per questo una visita ai campi profughi e alle nostre Caritas aiuterebbe a capire. Noi siamo sulla strada in prima linea e conosciamo la realtà e alle male parole di Salvini rispondiamo con i fatti. Noi conosciamo i nomi degli immigrati, per loro invece sono solo numeri e anche sbagliati».

Salvini a cattolici: ma Galantino non ha rotto scatole?
Immediata la replica del leader leghista Matteo Salvini, che ha ribadito sulla sua pagina Facebook le posizioni del Carroccio. «Il signor Galantino, portavoce dei vescovi, pensa che gli italiani debbano accogliere tutti gli immigrati sempre e comunque. E i leghisti che non la pensano come lui, sono “fanfaroni da osteria”. L'immigrazione senza limiti e senza regole è solo caos. Per i 4 milioni di disoccupati e i 9 milioni di poveri, niente alberghi? Ma l'Italia è ancora una Repubblica o dipende dal Vaticano? Chiedo a voi amici cattolici ma questo Galantino ha rotto le scatole?»

Grillo: con retorica accoglienza migranti nessuno ha colpe
Anche Grillo non ci sta. E sul blog (dopo il post critico con il senatore M5s Maurizio Buccarella reo di aver messo in discussione la linea dura propugnata dal consigliere comunale torinese M5s Vittorio Bertola: «meno permessi umanitari e più rimpatri») è tornato sulla questione immigrazione, senza citare Galantino direttamente, ma prendendosela con la «retorica dell'accoglienza», grazie alla quale nessuno si accolla la «colpa per l'esodo biblico che è in atto e che nessuno sa dove ci porterà». Non solo. Il leader M5s paragona l'emergenza sbarchi al «vecchio esempio dello stolto che guarda il dito e non la luna», ossia le cause dell’immigrazione che «risalgono alla destabilizzazione del Nord Africa e del Medio Oriente da parte delle potenze occidentali». Mentre Roberto Fico, membro del cosiddetto “direttorio” M5s, ha negato l’esistenza di un asse Lega-M5S parlando di «sciacallaggio informativo di chi ci vuol dipingere beceri e inadeguati, addossandoci gli eccessi mediatici e le intolleranze salviniane».

Meloni: class action FdI contro governo
Dopo il sostegno all’iniziativa di class action contro il governo (lanciata dal capogruppo di Fdi in Lombardia Riccardo De Corato) che impone ai sindaci l'accoglienza dei richiedenti asilo la presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni ha rilanciato: «Presenteremo questa proposta in tutte le altre Regioni italiane e continueremo la battaglia contro la scellerata e criminale politica delle `porte aperte a tutti, messa in piedi dal Governo Renzi-Alfano, che sta irresponsabilmente scaricando la propria incapacità di gestire il fenomeno dell'immigrazione sugli amministratori locali e sui cittadini». Mentre la deputata di Fi Daniela Santanchè chiede polemicamente: «Quale furore ideologico anima monsignor Nunzio Galantino? Cosa c'è - aggiunge la parlamentare azzurra - dietro al suo essere sempre e comunque dalla parte opposta agli italiani?».

Sbarcati altri 600 immigrati
Intanto proseguono gli sbarchi sulle coste italiane. Sono ancora senza esito le ricerche dei dispersi - una cinquantina, secondo le testimonianze dei sopravvissuti - del naufragio avvenuto ieri al largo della Libia. Cinquantadue dei migranti stipati a bordo di un gommone poi affondato erano stati salvati dalla corvetta «Fenice» della Marina militare: successivamente l'elicottero del pattugliatore «Orione», in pattugliamento nella zona, ne ha avvistati e soccorsi altri due, aggrappati ad un barile. Ma altri due sbarchi si sono registrati in Sicilia e Calabria. Il mercantile «Phoenix», battente bandiera del Belize, ha portato 232 migranti a Pozzallo (Ragusa): i profughi erano divisi in due gruppi, uno di 144 e l'altro di 88, che viaggiavano su due diverse imbarcazioni soccorse nel Canale di Sicilia. A Reggio Calabria e' approdata la nave svedese «Poseidon» con a bordo 417 migranti, di cui 259 uomini, 95 donne (tre in stato di gravidanza) e 63 minori di sedicente nazionalita' eritrea, sudanese, siriana, etiope. Saranno trasferiti in base al Piano di riparto predisposto dal Viminale: 50 in Piemonte, 100 in Lombardia, 50 in Veneto, 50 in Toscana, 50 in Campania e 102 in Puglia.

Dda Lecce scopre organizzazione transnazionale
La Dda di Lecce ha intanto disarticolato un'organizzazione transnazionale dedita al traffico di esseri umani: ordinanze di custodia cautelare per tre (quattro erano gia' stati arrestati) dei responsabili dello sbarco di 796 persone avvenuto a Gallipoli il 30 dicembre dal mercantile «Blue Sky M». Un siriano di 32 anni è finito in manette in Germania, mentre altri due sono ricercati. Il reato contestato agli indagati e' il favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, aggravato dall'ottenimento di un profitto e dal trattamento degradante nei confronti delle persone trasportate, quasi tutte siriane. Secondo il procuratore di Lecce, Cataldo Motta, dietro i viaggi di migliaia i migranti siriani verso le nostre coste ci sarebbe «un'unica regia»: il viaggio della Blue Sky sarebbe stato organizzato dallo stesso gruppo - operativo tra Siria, Turchia, Libano e Romania - che negli stessi giorni gestì quello della «Ezadeen», arrivata l'1 gennaio a Corigliano calabro con circa 500 persone a bordo.

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