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Il Viminale assegna una scorta a Lucia Borsellino

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decisione del comitato per l’ordine e la sicurezza

Il Viminale assegna una scorta a Lucia Borsellino

Il comitato per l’ordine e la sicurezza del ministero dell'Interno ha disposto la scorta per Lucia Borsellino, l’ex assessore regionale alla Salute, figlia del giudice Paolo Borsellino ucciso dalla mafia il 19 luglio 1992. All’ex assessore è stata assegnata un’auto blindata con due agenti di scorta. La decisione sarebbe legata alle indagini in corso sulla sanità siciliana.
Lucia Borsellino aveva presentato diversi esposti su vicende relative alla sanità regionale. Il 2 luglio scorso le sue dimissioni dalla carica di assessore.

La famiglia sorpresa dalla decisione
I familiari di Lucia Borsellino avrebbero accolto con sorpresa l'assegnazione della scorta e dell'auto blindata all'ex assessore, anche se in una nota affermano di non volere esprimere alcuna valutazione. «Benché sollecitati, ribadiamo - hanno scritto - la ferma volontà di non rilasciare dichiarazioni. Non intendiamo tantomeno commentare o esprimere valutazioni sui tempi e sulla opportunità del dispositivo di protezione adottato dalle autorità competenti».

Manfredi Borsellino aveva parlato di “ostilità” e “offese”
L'eventuale pericolo troverebbe un riscontro indiretto nelle parole del fratello di Lucia, Manfredi Borsellino, che un mese fa durante un incontro con il capo dello Stato ha parlato delle “ostilità” e delle “offese” rivolte alla sorella da un anno a questa parte. L'assegnazione di un dispositivo di protezione sta facendo rivivere alla famiglia dell'ex assessore, che non ne fa mistero, un clima di emergenza che sembrava chiuso 23 anni fa.

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