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Bufera sul vescovo Galantino: «La politica? Piccolo harem di…

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la polemica

Bufera sul vescovo Galantino: «La politica? Piccolo harem di cooptati e di furbi»

La politica non e' forse quella che siamo stati abituati a vedere oggi, vale a dire un puzzle di ambizioni personali all'interno di un piccolo harem di cooptati e di furbi. La politica é ben altro, ma per comprenderlo é inutile prodursi in interminabili analisi sociologiche o in lamentazioni, quando é possibile guardare a esempi come quello degasperiano». Lo scrive il segretario generale della Cei,. Monsignor Nunzio Galantino nella sua Lectio degasperiana. Galantino ha consegnato il testo non partecipando all'incontro previsto a Pieve Tesino (Trento).

«I veri politici - continua il segretario generale della Conferenza episcopale italiana, prendendo ad esempio la politica di De Gasperi - segnano la storia ed è con la storia che vanno giudicati, perché solo da quella prospettiva che non é mai comoda, si possono percepire grandezze e miserie dell'umanità».

«Un popolo non è soltanto un gregge, da guidare e da tosare: il popolo è il soggetto più nobile della democrazia e va servito con intelligenza e impegno, perché ha bisogno di riconoscersi in una guida. Da solo sbanda e i populismi sono un crimine di lesa maestà di pochi capi spregiudicati nei confronti di un popolo che freme e che chiede di essere portato a comprendere meglio la complessità dei passaggi della storia». Lo scrive il segretario generale della Cei, mons. Nunzio Galantino, nella Lectio degasperiana consegnata al convegno in corso a Pieve Tesino.

«Il significato della guida in politica non é tramontato dietro la cortina fumogena di leadership mediatiche o dietro le oligarchie segrete dei soliti poteri - aggiunge - . La politica ha bisogno di capi, così come la Chiesa ha bisogno di vescovi che, come ha detto Papa Giovanni siano «una fontana pubblica, a cui tutti possono dissetarsi». Tra le luci della ribalta e il buio delle mafie e delle camorre non c'é solo il deserto: la nostra terra di mezzo é un'alta vita civile, che è la nostra patria di uomini liberi e che, come tale, attende il nostro contributo appassionato e solidale».

Tognon (Fondazione De Gasperi): peccato non sia venuto
“Avrei preferito che monsignor Galantino venisse ma capisco il suo gesto, di grande sensibilità e umiltà, in un clima che era molto pesante”. Lo ha detto il presidente della Fondazione Trentina Alcide De Gasperi, Giuseppe Tognon, incaricato di leggere la lectio magistralis degasperiana scritta dal segretario generale della Cei. “Ammettere di fare un passo indietro è un grande gesto, però non si possono fare passi indietro sui contenuti, sarebbe come tradire il Vangelo”, ha aggiunto Tognon. Sulla stessa lunghezza d'onda il direttore della Fondazione, Giuseppe Zorzi, secondo il quale “questo episodio dimostra che è un momento delicatissimo sia in politica che nella Chiesa”.

Santanché: «Da che pulpito viene la predica!»
«Da che pulpito viene la predica!». Cosi' Daniela Santanche', esponente di Forza Italia, in una nota. «Quelle di Galantino - scrive Santanche' - sono offese gratuite nei confronti di chi si impegna per la cosa pubblica. In quanto a cooptati, harem e furbi, evidentemente Galantino in quanto capo dei vescovi se ne intende assai».

Salvini (Lega): «E’ più a sinistra del Prc»
“Non è un problema Salvini contro i vescovi, è un problema di questo Galantino e pochi altri che sono più a sinistra di Rifondazione comunista”. Lo afferma Matteo Salvini intervistato da Alessio Maurizi nella trasmissione Si può fare, su Radio 24. “Un conto è avere due o tre vescovi che fanno politica - aggiunge Salvini - Tolgano la tonaca e si candidino con Rifondazione comunista. Un altro è la carità cristiana che deve avere dei limiti. Lo dicevano tantissimi vescovi più seri di questo Galantino, che non so da quale uovo di Pasqua sia uscito”. Infine, rispondendo al conduttore che gli chiede se Galantino non abbia ripreso il pensiero di Papa Francesco, Salvini aggiunge: “Galantino ha sproloquiato, non mettiamo sullo stesso piano la cioccolata con qualcos'altro”.

Buonanno (Lega): «Galantino è il giuda del 2000»
«Le parole offensive di Galantino contro la politica, definita un piccolo harem di cooptati e furbi, sono davvero riprovevoli. E' chiaro che una parte della Chiesa, guidata da Galantino, sta cercando di dettare legge: tutto ciò è inconcepibile e denota un atteggiamento davvero irrispettoso dell'indipendenza della politica». E' il commento di Gianluca Buonanno, europarlamentare della Lega Nord, alle ultime dichiarazioni del segretario della Cei; «Ma perché Galantino non tace? Come si permette di giudicare quando è il primo a non muovere un dito per risolvere i veri problemi degli italiani? Alla fine Galantino si pone come il Giuda degli anni 2000... un traditore dell'Italia», conclude l'esponente del Carroccio.

Cicchitto (Ncd): «Servono analisi più serie, non battute»
«Abbiamo manifestato il nostro dissenso dagli insulti rivolti da Salvini a monsignor Galantino e ad altri prelati. Oggi però non possiamo fare a meno di marcare il nostro dissenso anche nei confronti dello stesso monsignor Galantino che per un verso si pone anch'egli su una dimensione mediatica e per altro verso opera generalizzazioni demonizzanti nei confronti di tutti coloro che oggi fanno politica»: così Fabrizio Cicchitto di Ncd. «Se si usasse lo stesso metodo - aggiunge - anche i laici più anticlericali avrebbero avuto materia in questi anni di fare demonizzazioni nei confronti della Chiesa che noi ci guardiamo bene dal fare. A monsignor Galantino diciamo quindi una sola cosa: dal segretario generale della Cei ci aspettiamo analisi più serie, culturalmente più fondate, e più capaci di comprendere la realtà nella sua complessità e nelle sue contraddizioni e non battute a effetto per attirare l'attenzione dei media. Lasci questo tipo di operazione ad altri che svolgono un ruolo diverso dal suo».

Gasparri (Fi): «Predica male e razzola peggio»
«Galantino ha fatto bene a starsene a casa. E fa bene a criticare i cooptati. Chi in politica vive di consensi condivide. Dopo queste parole aspettiamo atti di coerenza. Mi dicevano anche oggi molti vescovi e alcuni cardinali che se nella Chiesa si votasse Galantino, principe dei cooptati senza consenso, prenderebbe cinque voti su cento. Predica male e razzola peggio, potremmo aggiornare per lui così il noto detto». Lo dichiara il senatore Maurizio Gasparri di Fi in una nota.

Boccia (Pd): «Galantino troppo buono, harem furbi sempre affollato»
Da uomo di Chiesa anche stavolta è stato troppo buono, quell'harem purtroppo è sempre più affollato e ancora più grande». Commenta con una battuta su Twitter Francesco Boccia, Pd, presidente della commissione Bilancio della Camera, le parole della Lectio degasperiana del segretario generale Cei, mons. Nunzio Galantino.
Nella polemica estiva sui migranti che ha coinvolto mons. Galantino, il deputato dem si è sempre schierato in difesa delle posizioni del segretario generale della Cei e lo fa anche stavolta affidando il suo commento ai social network: «Purtroppo, anche questa volta, mons. Galantino ha colpito nel segno. A fronte di tante donne e uomini che si dedicano con passione e dedizione alla politica fatta anche attraverso il volontariato, quella con la P maiuscola, sarebbe ipocrita però negare come oggi, troppo spesso, la classe politica ha perso il suo spirito originario, uno spirito di servizio verso i cittadini e la collettività, per diventare soltanto un mezzo per raggiungere semplicemente l'auto affermazione».

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