Italia

Dossier Il male assoluto e la dominazione del crimine

  • Abbonati
  • Accedi
Dossier | N. (none) articoliOra Legale

Il male assoluto e la dominazione del crimine

La peste è un romanzo che lo scrittore francese Albert Camus pubblicò nel 1947. Rientra nella produzione di Camus definita “il ciclo dell'assurdo” ed è una metafora del Male in generale e del nazismo nello specifico. Il romanzo è ambientato nella città algerina di Orango, ancora sotto la dominazione francese.
La peste, però, è anche un libro (sottotitolo “La mia battaglia contro i rifiuti della politica italiana”) scritto dall'ex vicesindaco di Napoli e più volte parlamentare Tommaso Sodano con il giornalista Nello Trocchia.

Le affinità tra questo libro e quello del premio Nobel per la letteratura nel '57 non si fermano al titolo: anche nel volume che si propone in questa Collana, il Male è presente: quello della politica e della società che non hanno saputo risolvere o hanno girato la testa di fronte alla tragedia del traffico di rifiuti alimentato dalla camorra. L'affinità è anche un'altra: lì veniva descritta la dominazione francese, qui viene descritto l'assedio del crimine organizzato e dei più ampi sistemi criminali nei quali rientrano, appunto, le mele marce della politica, dello Stato, delle Istituzioni, dei professionisti e dell'imprenditoria.

Il libro fu presentato così il 5 luglio 2012 dal coautore Nello Trocchia sul Fatto Quotidiano: «Minacce, intimidazioni, proiettili: è la sorte riservata a chi, come Tommaso Sodano, osa denunciare apertamente le connivenze tra camorra e politica nella gestione dei rifiuti. Con coraggio, questo libro ci racconta un'inquietante storia vera: quella del terremoto ecologico che negli ultimi quindici anni ha sconvolto la Campania. È la storia di una truffa legalizzata che comincia negli anni Ottanta quando in Italia va in crisi il sistema di raccolta della spazzatura. La soluzione la offre la camorra, fornendo intermediari “di fiducia” a cui le imprese e le amministrazioni del Nord affidano la monnezza che parte per le discariche campane. Per poi essere interrata nelle cave, mentre il pattume tossico viene disseminato ovunque, spacciato come concime.

Ma la peste non si ferma qui: si espande come una vera epidemia fino a Roma e al cuore stesso dei palazzi del potere, rivelando che i rifiuti in Italia non si riciclano, ma i funzionari corrotti sì. L'indagine che ha portato Tommaso Sodano a dover vivere sotto scorta ha mostrato infatti un sottobosco in cui si confondono criminali e politici, imprenditori e faccendieri. Destra o sinistra non fa differenza. Perché se c'è l'emergenza, ci sono i commissariamenti e i fondi pubblici. Ci sono gli appalti e i consorzi con tante assunzioni che poi diventano voti. E c'è persino chi si è tuffato nella monnezza con la pretesa di uscirne completamente pulito. Ma Sodano ci aiuta a riconoscerne la puzza».

Noi non potremmo descrivere il contenuto meglio dell'autore e per questo scriviamo semplicemente che, nei tre anni trascorsi dalla prima pubblicazione, la situazione, se possibile, appare ancora più nera. Basti leggere quanto affermerà nell'audizione del 14 gennaio 2015 presso la Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo illecito dei rifiuti, Silvio Marco Guarriello, sostituto procuratore presso la Procura di Santa Maria Capua Vetere: «Abbiamo potuto seguire il sacchetto di immondizia, addirittura con il pedinamento del sacchetto stesso, per verificare la correttezza del cittadino nel depositare il rifiuto, la correttezza da parte dell'operatore, se quel rifiuto era stato o meno differenziato, e abbiamo scoperto che nella quasi totalità dei casi i cittadini della provincia di Caserta differenziavano il rifiuto.

Abbiamo poi accertato che questo rifiuto, invece, veniva mescolato dalle ditte incaricate della raccolta, e che quindi un rifiuto che partiva come differenziato, per il quale il comune pagava le tariffe della raccolta differenziata alla ditta privata, veniva sversato come tal quale nel sito di destinazione finale (…) Gli illeciti accertati sono stati in una quantità sconvolgente. Abbiamo avuto modo di accertare, per esempio, che vi era una violazione sistematica da parte di questi enti, che sono enti pubblici».
Quando la realtà supera la fantasia.
r.galullo@ilsole24ore.com

© Riproduzione riservata