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Stabilità, Poletti: tra obiettivi anche conferma degli sgravi…

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meeting di cl a rimini

Stabilità, Poletti: tra obiettivi anche conferma degli sgravi fiscali per il lavoro

Sgravi fiscali per il Sud, ma non solo. Nel cantiere della prossima legge di Stabilità su cui lavora il governo potrebbe trovare spazio anche la conferma degli incentivi alle imprese per le nuove assunzioni e le stabilizzazioni. Per il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, che ne ha parlato a margine del Meeting di Rimini, «il tema c'è», perché «il lavoro stabile deve costare meno di altre tipologie contrattuali». E la conferma degli sgravi fiscali per il lavoro nel 2016 «è uno degli obiettivi che vogliamo cogliere».

Poletti: giusto rivedere Fornero per lavoro giovani
Per Poletti, che ha ufficializzato lo slittamento alla prossima settimana dell’approvazione degli ultimi quattro decreti attuativi del Jobs Act, ridurre l'età pensionabile per creare occupazione, per rimediare agli effetti della Legge Fornero, «è un problema che esiste e che stiamo osservando da tempo». E ha aggiunto: «È ovvio che aver innalzato seccamente l'età pensionabile ha inevitabilmente ridotto il turn over, ridotto la possibilità per i giovani di entrare al lavoro». «Adesso - ha spiegato - dobbiamo trovare un punto di equilibrio tra la legittima giusta esigenza di avere flessibilità in uscita e dall'alta parte la modalità per realizzare questa operazione perchè sappiamo che c'è un tema di compatibilità economiche e quindi di priorità. Lo spirito è quello di fare una operazione che aiuti i giovani a entrare al lavoro».

«Obiettivo governo è che lavoro stabile sia conveniente»
Quanto all’ipotesi proroga nel 2016 degli sgravi fiscali sulle assunzioni a tempo indeterminato, per Poletti «il costo del lavoro stabile deve essere strutturalmente più basso delle altre tipologie contrattuali. Per quello che abbiamo fatto, stanno aumentando in maniera importante i contratti a lavoro indeterminato e crollano le collaborazioni. È uno degli obiettivi che vogliamo cogliere».

«Giusta proposta confisca contro caporalato»
Quella della confisca dei beni come arma contro il caporalato è stata definita dal ministro del Lavoro «una proposta interessante e anche giusta perchè naturalmente bisogna distinguere diverse situazioni ma sappiamo bene che nel lavoro agricolo non raramente c'è un intreccio tra malavita organizzata, fenomeni mafiosi e fenomeni di sfruttamento del lavoro»

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