Riforme, taglio delle tasse, sblocco delle clausole di salvaguardia della legge di stabilità dello scorso anno, «tutto si tiene solo se il risanamento della finanza pubblica prosegue: noi siamo sotto il 3% e l'indebitamento continuerà a scendere», ha detto il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, nell'intervento al Workshop Ambrosetti. «Noi siamo sotto il 3% - ha ribadito - e non sono molti i paesi così e non è una frase propagandistica: siamo tra i più bravi».
L’Italia avrà l’«elemento spagnolo» (analisi di Isabella Bufacchi)
Tagli alle tasse colonna strategica del Governo
«I tagli alle tasse sono una colonna della strategia del Governo, cominciata nel 2014 con gli 80 euro e continuerà fino al 2018. Tutti i tagli alle tasse avverranno in un contesto di copertura stabile nel tempo». Ha detto il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, a margine del workshop Ambrosetti, rispondendo a una domanda sulla Tasi. «Perché questo - ha continuato Padoan - è il modo di rendere i tagli alle tasse credibili, perchè la gente sa che i tagli poi non saranno rimangiati, perchè sono coperti in modo permanente».
Abbattere le tasse anche in favore delle imprese
E il governo non pensa solo a tagliare le tasse sulla casa nella legge di stabilità, ma anche a intervenire in favore della competitività delle imprese, ha sottolineato il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, intervenendo al Forum Ambrosetti di Cernobbio. «Bisogna mettere le cose in un contesto - ha spiegato - non taglieremo solo le tasse sulla casa, pensiamo nell'ambito dei vincoli che abbiamo a estendere l'ulteriore abbattimento della tassazione a favore della competitivita' delle imprese».
Usciamo dalla recessione a testa alta
L'Italia esce dalla recessione «a testa alta», ha detto il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan. Il Paese «sta cominciando a beneficiare in modo chiaro dalla combinazione dei fattori che sono la strategia di crescita del governo: riforme strutturali per rendere più facile assumere le persone, sostegno agli investimenti per le piccole e medie imprese, tagli fiscali per sostenere la competitività e l'occupazione». L'insieme di queste cose, ha detto il ministro Padoan - produce una massa critica che ci permette finalmente non solo di chiudere la recessione, come diceva ieri il governatore Visco, ma di uscirne a testa alta».
La ripresa c’è e numeri dureranno
«C'è un quadro esterno favorevole che continuerà e c'è una forte componente interna. E questi numeri dureranno», ha detto il ministro dell'Economia parlando della «ripresa che c'è» al Forum Ambrosetti.
La spending review sarà graduale per diventare permanente
Per la spending review «stiamo facendo un aggiustamento di un processo di bilancio che per decenni è andato in direzione opposta: datemi un po' di tempo, nella misura in cui dipende da me, il processo va fatto gradualmente per essere considerato permanente», ha precisatoil ministro dell'Economia.
Italia bancocentrica
«Noi siamo usciti da una recessione che ci ha portato a una perdita di 10 punti di Pil e siamo un paese bancocentrico, sarebbe difficile pensare che non ci fossero dei problemi» sul settore, ha detto il ministro dell'Economia nel suo intervento. Padoan ha sottolineato la necessità di rimettere a posto l'infrastruttura bancaria come pre-condizione per il rilancio dell'economia così come hanno fatto gli Stati Uniti o la Spagna che ha usato anche soldi europei, oltre ai fondi pubblici, e oggi cresce su ritmi sostenuti: «L'Italia non si può permettere di far gravare sul bilancio pubblico il tema delle banche» e i relativi problemi. Anche sulla bad bank, Padoan ha spiegato che «forse ci si è accorti tardi del tema». Sarebbe stato possibile intervenire prima, come ha fatto la Spagna, perché dal 2013 le cose sono cambiate e «oggi la legislazione europea è molto più restrittiva». L’idea della bad bank, aveva detto prima poco prima a margine del Forum, « non è stata accantonata».
Fondo per gli istituti in difficoltà? Non mi risulta
Il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, ha detto di non essere a conoscenza dell'eventuale creazione di un fondo per salvare le banche in difficoltà: «Sento dei rumor che sono nuovi per me». Padoan ha quindi spiegato: «Noi adotteremo misure che saranno prima di tutto market friendly e di cui tutte le banche potranno beneficiare. Se ci sarà bisogno e sarà consentito dalle regole, avremo una spinta ulteriore indiretta dalle garanzie statali. Le norme che abbiamo introdotto hanno semplificato in modo consistente le procedure e ne beneficeranno tutti i creditori».
Debito pubblico scenderà il prossimo anno
«Il debito comincerà a scendere a partire dall'anno prossimo», ha detto il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, dopo che ieri il premier Matteo Renzi, nel suo intervento al forum Ambrosetti, ha ribadito la necessità di far scendere dal 2016 il debito pubblico dell'Italia. Padoan ha assicurato poi che il prossimo anno il rapporto deficit/Pil rispetterà il fiscal compact.
Siamo all’inizio di un ciclo positivo
«Siamo all'inizio di un ciclo positivo», ha detto il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, all'indomani della riunione del G20 ad Ankara. «L'aumento dei posti di lavoro incrementa la fiducia delle famiglie - ha detto al Forum Ambrosetti di Cernobbio, intervistato da una emittente tv - quindi spenderanno di più anche grazie ai benefici fiscali. I dati ufficiali sulla crescita nel 2015 superiori a quelli che ci aspettavamo sono stati una sorpresa positiva. Dato che abbiamo già raggiunto l'obiettivo per l'intero anno, tutto quello che potrà venire in più nell'ultima parte dell'anno porterà più crescita».
Dialogo Ue, useremo la clausola di flessibilità
«Con il commissario Moscovici e il vicepresidente Dombrovskis e con tutta la Commissione abbiamo un dialogo aperto, molto franco e costruttivo», ha detto il ministro dell'Economia a proposito dell'utilizzo della clausola di flessibilità nella legge di stabilità. «È normale che all'inizio del periodo in cui si definirà la legge di stabilità si abbia un dialogo. Si è parlato anche della clausola di flessibilità , anzi lo stesso Commissario mi ha chiesto in che modo intendiamo utilizzarla. La utilizzeremo al meglio, all'interno dei margini decisi da tutti e con la massima efficienza possibile», ha sottolineato il ministro.
Grecia: soluzione è un governo stabile che attui le riforme
«La soluzione per la Grecia è un governo stabile che implementi in modo deciso l'importante accordo che è stato raggiunto. Sta al popolo greco decidere chi avrà la maggioranza», ha detto il ministro dell'Economia a margine del Forum Ambrosetti. Quanto al nodo del debito e alle controversie con il Fmi, il ministro ritiene che si troverà una soluzione nei prossimi mesi. In prospettiva la Grecia potrebbe rappresentare un'opportunità di investimenti: «se le riforme verranno implementate, l'economia recupererà e la Grecia sarà come una economia emergente», ha detto Padoan.
© Riproduzione riservata