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Critiche a Vespa per i Casamonica in tv, scoppia il caso. Il conduttore: lasciateci fare il nostro mestiere

«Quando Biagi ha intervistato Sindona e Santoro ha intervistato Ciancimino, c'erano forse la vittime? Lasciateci fare il nostro mestiere». Bruno Vespa, al centro delle polemiche per aver ospitato a “Porta a Porta” due esponenti della famiglia Casamonica, replica così a chi lo attacca per aver dato spazio ad un clan della malavita romana. E ad Alfonso Sabella, assessore alla Legalità del Campidoglio che sollecitava attenzione anche per le vittime risponde che «Roma non ha perso la sua dignità per una puntata di `Porta a Porta”. Il problema non si risolve spegnendo le telecamere ma andando a prendere i criminali e restituendo dignità alla città».

«Assomiglia al papa buono, a Woytila». Il padre vestito di bianco nelle gigantografie della basilica Don Bosco con croce sul petto niente di strano. Così i petali rosa piovuti dal cielo. «Quella è una giacca come tante, si compra dappertutto. Per noi un funerale del genere è normale». E poi «quale colpa abbiamo noi se il pilota ha sorvolato il centro di Roma dove non si poteva?».Vera Casamonica ieri notte nello studio di Bruno Vespa incassa un dividendo di visibilità non da poco. Ma trascina il programma nel vortice delle polemiche per una scena troppo importante ceduta alla figlia di un capoclan.

La rabbia di Orfini (Pd)
È durissimo su twitter il presidente del Pd Matteo Orfini.«Rai, Porta a Porta e Rai1 riflettano: offrire un palcoscenico ai Casamonica è stato un errore grave che nulla c’entra con il servizio pubblico». Tanto che secondo alcune voci la questione sarà oggetto questo pomeriggio di riflessioni da parte di alcuni consiglieri di Viale Mazzini per eventuali prese di posizione in merito. La puntata al centro delle critiche di queste ore in seconda serata ha fatto registrare 1 milione 340 mila spettatori e uno share del 14.54. Numeri vicini in termini assoluti al debutto di lunedì, con ospite il premier Renzi.

Marino: invito in tv grave e paradossale
«Grave. Oltre che paradossale. Credo che tutto ciò non sia accettabile in un servizio pubblico» commenta il sindaco di Roma Ignazio Marino. Per il primo cittadino se le esequie in stile hollywoodiano avevano trovato i responsabili dell’ordine pubblico «impreparati e sorpresi, per un difetto di informazione, questa volta la “rappresentazione” è stata studiata a tavolino. E dunque è senza scusanti». «Credo che tutto ciò non sia accettabile in un servizio pubblico - sottolinea Marino - specie in considerazione della gravità del rischio mafioso che pesa sulla città e delle minacce che subiscono quanti a Roma sono impegnati in prima persona contro le mafie».

L’M5s denuncia l’apologia del boss
La presenza dei Casamonica a Porta a Porta è «un oltraggio a tutti gli italiani» secondo il blog di Beppe Grillo. «La famiglia ospitata dalla Rai nel salotto buono di Bruno Vespa per esibirsi davanti a 1.340.000 di italiani (14,54% di share) nell’apologia di Vittorio Casamonica, il boss il cui funerale ha indignato Roma, è un oltraggio a tutti gli italiani onesti». «Mafiacapitale è anche in Rai? Chi ha fatto pressioni per quest’ospitata? Poletti? Quale sarà il prossimo clan sponsorizzato da Porta a Porta? La Rai deve fare servizio pubblico e raccontare agli italiani le commistioni tra i clan mafiosi e la politica che sono già state accertate dalla magistratura, non fare apologie dei boss davanti agli italiani. Rai: servizio pubblico paramafioso. Fuori i partiti e la mafia dalla Rai».

Sel: caso in Vigilanza, Maggioni intervenga
Sulla sua pagina Facebook Nicola Fratoianni, coordinatore nazionale di Sel, si domanda «che diavolo di servizio pubblico è quello in cui per raccattare qualche punto in più di share si offre una ribalta mediatica ai Casamonica». «Se questo è il nuovo corso della tv pubblica... La presidente Maggioni dovrebbe intervenire. Di certo - conclude Fratoianni- porterò la questione in commissione parlamentare di Vigilanza».

Per Brunetta (Forza Italia) Roma è stata oltraggiata dai dem
Renato Brunetta ribalta la prospettiva. «A Orfini, a Marino, al Pd romano, a Renzi. L’oltraggio a Roma l’avete fatto voi, con i vostri assurdi comportamenti e le vostre imbarazzanti omissioni in questi mesi e soprattutto in queste ultime settimane. Bruno Vespa è un bravo giornalista che ieri, come sempre, ha fatto il proprio mestiere: dare notizie ai telespettatori. Roma è stata ridicolizzata da Marino e dal Partito democratico, non certo da una trasmissione televisiva» rileva il capogruppo alla Camera di Fi.

Cicchitto (Ncd): esterrefatto dagli attacchi a Vespa
Fuori dal coro anche Fabrizio Cicchitto di Ncd, «esterrefatto» di fronte agli attacchi rivolti a Vespa. «Credevo infatti che l’attività giornalistica fosse quella di far conoscere le molteplici facce della realtà e i protagonisti di essa, anche quelli più negativi e repellenti. Non mi sembra proprio che Vespa abbia fatto un’intervista in ginocchio: tutt’altro!. E allora che male c’è? O riteniamo che la nostra società sia cosi fragile e debole da non essere capace di spirito critico neanche nei confronti di esponenti della famiglia Casamonica?».

Il consigliere Guelfi: in Rai ci sono così tante cose da fare
Sempre su Facebook il consigliere d’amministrazione Rai Guelfo Guelfi, vicino a Renzi, registra alcune riflessioni sulla puntata di Porta a Porta. «Meno male il morto era già morto e seppellito compresi i petali che cadevano dal cielo. In studio la figlia che sosteneva: “embè noi facciamo sempre così, maronna mia quanto la fate lunga”, e nemmeno di nascosto, esibendo pendagli, rideva, Vespa si fregava le mani. Ieri ho passato la giornata in Rai a Roma, ci sono così tante cose da fare», conclude il consigliere d’amministrazione.

Ma Mazzucca (cda) difende il giornalista
Non c’è da sorprendersi o interrogarsi perché «Vespa ha solamente fatto il suo dovere di giornalista, anch’io come direttore avrei chiesto il loro parere». A Giancarlo Mazzuca, memebro del cda di Viale Mazzini, non è sembrato che i Casamonica «abbiano avuto modo di fare pubblicità a se stessi; in secondo luogo Vespa ha fatto il giornalista, in terzo luogo mi sembra davvero singolare che alcuni esponenti del Pd ritengano vergognosa la trasmissione di ieri, quanto invece a mio parere è stato vergognoso quanto accaduto a Roma ad agosto, e cioè che sia stato consentito un tale funerale con quelle modalità che poi abbiamo visto in tv e letto nei giornali, senza che il Comune di Roma sia intervenuto».

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