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«Garanzia Giovani», partiti i corsi online di formazione digitale. Poletti: rafforzata l’occupabilità dei giovani

Cinquanta ore di training on line per ogni iscritto, 3.000 tirocini finanziati e 500 imprese coinvolte (per ora). Sono i numeri di “Crescere in digitale”, progetto formativo promosso dal ministero del Lavoro insieme a Google Italia e Unioncamere, e dedicato a tutti i giovani disoccupati iscritti a “Garanzia Giovani” che potranno così seguire gratuitamente training sulle competenze digitali. A dare il via alle sottoscrizioni, questa mattina, il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, che con un click ha messo on line i corsi destinati a migliorare le competenze per l'uso della Rete da parte dei ragazzi.

Poletti: rafforzare l’occupabilità dei giovani italiani
Al fianco del ministro, nella sede del ministero a via Veneto a Roma, il presidente di Unioncamere, Ivan Lo Bello, ed il Public Policy Manager di Google Italia, Diego Ciulli. «Già oggi ci sono 500 aziende pronte ad accogliere almeno un tirocinante e il progetto prevede 50 ore di training online, laboratori sul territorio e oltre 3.000 tirocini retribuiti nelle imprese italiane» ha spiegato Poletti illustrando il progetto. L'idea è di «rafforzare l'occupabilità dei giovani italiani e favorire la digitalizzazione delle Pmi» ha aggiunto il ministro, che non ha nascosto la sua soddisfazione per l'avvio di uno strumento formativo che è anche «una leva importante di sviluppo e competitività».

Lo Bello (Unioncamere): Crescita in digitale opportunità per le Pmi
Il digitale, ha sottolineato invece Lo Bello, «è una leva importante per sostenere la crescita e la qualità dell'occupazione», eppure «le nostre Pmi non riescono ancora a cogliere tutte le opportunità offerte da Internet a causa di un livello di digitalizzazione insufficiente». Lo Bello ha spiegato che «solo il 5% delle imprese italiane, ad esempio, è attivo nell'e-commerce contro il 14% della media Ue». Crescere in digitale, ha spiegato, «vuole puntare proprio a questo, innalzare cioè le competenze digitali dei nostri ragazzi per trasferirle poi alle imprese».

Ciulli (Google Italia): un modo per colmare il gap di competenze digitali
La causa di questa carenza, ha proseguito Lo Bello, «è spesso di natura culturale visto che il 40% degli imprenditori italiani ritiene che il web sia inutile alla propria attività mentre la rete è ormai diventata parte integrante dell'esperienza di acquisto, modificando i comportamenti dei consumatori italiani e di tutto il mondo». E l'obiettivo di “Crescere in digitale”, ha rimarcato il Public policy manager di Google Italia, Diego Ciulli, «guarda anche a colmare il gap di competenze digitali» che l'Italia, ma anche altri Paesi europei, potrebbero dover affrontare nei prossimi anni.

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