Italia

Petrolchimico Priolo, incidente alla raffineria: morti due operai

  • Abbonati
  • Accedi
siracusa

Petrolchimico Priolo, incidente alla raffineria: morti due operai

Hanno provato a rianimarli nell'estremo tentativo di salvarli, ma non c'è stato nulla da fare per due operai della Xifonio, impresa metalmeccanica di Agusta impegnata nei lavori di manutenzione di un a parte dell'impianto Eni Versalis di Priolo, nell'area industriale siracusana. I due (Salvatore Pizzolo, 37 anni di Melilli (Siracusa), e Michele Assente, 33 anni residente e Belevedere, frazione di Siracusa che sarebbe presto diventato padre di un bimbo), secondo una prima ricostruzione ancora tutta da confermare, intorno alle 10.30 stavano svolgendo, secondo la versione fornita da Eni, operazioni di ispezione con utilizzo di videocamera e robot presso un pozzetto della rete fognaria oleosa dell'impianto etilene della Versalis e per cause da accertare un operaio sarebbe caduto nel pozzetto, seguito dall'altro che avrebbe tentato inutilmente di afferrarlo. I colleghi e gli addetti alla sicurezza li hanno recuperati e hanno provato a rianimarli con un massaggio cardiaco ma la caduta e le esalazioni sono risultate fatali. Il sostituto procuratore Tommaso Pagano ha intanto disposto il sequestro dell'area.

I sindacati, intanto, hanno annunciato per domani 8 ore di sciopero generale al quale aderiranno tutte le categoria impegnate nella Raffineria e nell'indotto: «Ci stringiamo forte alle famiglie dei due operai siracusani, morti a causa di un grave incidente alla raffineria Eni Versalis di Priolo – è il commento di Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, ed Emanuele Sorrentino della Uiltec Sicilia -. Ancora una volta si tratta di una tragedia annunciata vista la continua assenza di controlli nell'assegnazione degli appalti. Un problema da anni denunciato da questo sindacato. Chiediamo più controlli e una formazione continua per gli operai. Non è possibile andare avanti così». Duro il comunicato della Cgil: «Accertare subito le responsabilità; seguiremo con grande attenzione l'evolversi della situazione e i risultati dell'inchiesta, senza fare sconti a nessuno - dice Emilio Miceli, segretario generale della Filctem-Cgil -. Purtroppo in Italia i lavoratori in appalto sono ancora considerati di serie B, con scarsi diritti e tutele. Non c'è alcun dubbio: è urgente una severa riflessione sulla sicurezza e sul controllo degli appalti».

© Riproduzione riservata