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Alfano:«Frontex faccia i rimpatri con soldi Ue»

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Alfano:«Frontex faccia i rimpatri con soldi Ue»

«A nostro avviso deve essere Frontex a fare i rimpatri. Deve essere una responsabilità europea e ci vogliono i soldi europei per organizzarli», così il ministro dell'Interno Angelino Alfano al suo arrivo a Bruxelles al Consiglio straordinario sulla gestione dei rifugiati. Vogliamo «concludere positivamente con i numeri dei ricollocamenti, perché ognuno di questi sarà un buco nel muro di Dublino», ha detto il ministro dell'Interno.Se saranno adottate le proposte di «relocation» presentate dalla Commissione europea, ogni rifugiato che sarà «ricollocato» in un paese Ue diverso da quello di primo approdo «sarà un buco nel muro di Dublino», ha dichiarato il ministro.

Chi non ha diritto all’asilo deve essere rimpatriato con soldi Ue
«Siamo qui per riaffermare l'esigenza di un'Europa sicura e solidale. E sarà più sicura se i Paesi europei saranno più solidali fra loro e per farlo occorre allocare nei 28 Paesi Ue i richiedenti asilo e allo stesso tempo lavorare sui rimpatri. Coloro che non hanno diritto all'asilo vanno rimpatriati. Secondo noi, questo lo deve fare Frontex: deve essere una responsabilità europea e ci vogliono i soldi europei per organizzare i rimpatri», ha detto il ministro dell'Interno, arrivando al Consiglio Ue straordinario degli Affari interni sull'immigrazione. «Collocare i richiedenti asilo nei Paesi Ue con una distribuzione equa e al tempo stesso organizzare un sistema efficiente di rimpatri pagato dalla Ue credo che sia la strategia corretta», ha aggiunto.

L’Europa sarà più sicura se i paesi saranno solidali
Una «strategia corretta» per affrontare l'emergenza immigrazione a livello di Unione europea è quella di «collocare nei 28 Paesi coloro i quali chiedono l'asilo con una distribuzione equa e al tempo stesso organizzare un sistema efficiente dei rimpatri pagato dall'Ue», ha sottolineato Alfano. L'obiettivo della riunione di oggi, secondo Alfano, deve essere quello di «concludere positivamente, con i numeri sui ricollocati negli altri paesi: ognuno di costoro sarà un buco nel muro di Dublino». Il ministro italiano ha sottolineato che «siamo qui per riaffermare l'esigenza di un'Europa sicura e solidale: siamo convinti che l'Europa sarà più sicura se i Paesi saranno solidali fra di loro per fare questo occorre allocare nei 28 Paesi Ue i richiedenti asilo e al tempo stesso lavorare sui rimpatri». Infatti, ha aggiunto, «tutti quelli che non hanno diritto di asilo vanno rimpatriati» e «questo rimpatrio, secondo la nostra opinione, lo fa Frontex». Ci deve essere, ha concluso prima di entrare nel palazzo dove si terrà il Consiglio straordinario, «una responsabilità europea : ci vogliono i soldi europei per organizzare i rimpatri».

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