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Papa Francesco: «Se un convento lavora come hotel deve pagare le…

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intervista a un’emittente cattolica portoghese

Papa Francesco: «Se un convento lavora come hotel deve pagare le tasse»

«Anche le congregazioni religiose devono fare attenzione alla tentazione del dio denaro. Se si guadagna nell'accoglienza bisogna pagare le tasse». Lo ha detto Papa Francesco in un'intervista a Radio Renasenca, mittente cattolica del Portogallo. «Alcune congregazioni - ha spiegato il Pontefice - dicono: `no, ora che il convento è vuoto faremo un hotel, un albergo: possiamo ricevere gente e con ciò ci manteniamo e guadagnamo denaro'. Bene, se desideri questo - ha tagliato corto Bergoglio - paga le imposte. Un collegio religioso è esente dalle imposte, ma se lavora come un hotel è giusto che paghi le imposte».

L’Europa accolga i migranti
Capisco il rischio terrorismo, ma l’Europa accolga i migranti, ha poi detto Papa Francesco in merito all'afflusso di profughi dal nord Africa. «È vero» che «le condizioni di sicurezza territoriale oggi non sono le stesse di altre epoche, è vero che abbiamo a 400 chilometri dalla Sicilia una guerriglia terrorista estremamente crudele», per cui «il pericolo di infiltrazioni c'è», ha detto il Pontefice. «Nessuno - ha proseguito il Papa rispondendo a una specifica domanda dell'intervistatrice - assicura che Roma sia immune, però si possono trovare precauzioni. C'è un paese, parlo di tre paesi, non voglio nominarli, però importanti in Europa. La disoccupazione dei giovani sotto i 25 anni è in un paese del 40 per cento, nell'altro paese del 47 per cento, e nel terzo del 50 per cento. È una crisi del lavoro. Il giovane non trova lavoro. Non c'è da essere semplicisti. Evidentemente, viene un rifugiato con le misure di sicurezza di ogni tipo e bisogna riceverlo perché è un comandamento della Bibbia».

Ringrazio i paesi dell’Europa che accolgono i migranti
Poi il ringraziamento agli Stati europei che accolgono i migranti. «Voglio dire che l'Europa ha trovato una coscienza. E vi ringrazio, ringrazio i paesi dell'Europa che sono diventati consapevoli di questo», ha detto Papa Francesco in merito all'accoglienza dei profughi. Come vede la reazione dell’Europa, dove c’è chi eleva muri, chi sceglie i profughi secondo la loro religione e chi lancia frasi populiste?«A volte l'interpretazione ideologica è più facile che fare le cose nella realtà», ha risposto il Papa, citando il caso, extra-europeo, dei «Rohingya», popolazione musulmana che viene cacciata da un paese all'altro nell'oceano Indiano: «Non li accolgono, manca la capacità di accoglienza dell'umanità». E ha ricordato che i Bergoglio furono «bene accolti» in Argentina, «una nazione che non è scivolata nella xenofobia, ma ha aperto le sue porte».

Ho grande fiducia nei politici giovani
«L'Europa si è invecchiata, ma può tornare a essere madre», ha detto Papa Francesco, ribadendo quanto detto al Parlamento europeo di Strasburgo: «Ho grande fiducia nei politici giovani. I politici giovani parlano un'altra musica. C'è un problema mondiale che riguarda tutto il mondo, non solo l'Europa, che è il problema della corruzione. La corruzione a tutti i livelli». «La grande sfida per l'Europa è tornare a essere la madre Europa»; oggi invece, a causa della crisi demografica, è diventata «nonna Europa», ha detto Papa Francesco, ricordando che «giustamente quando c'è uno spazio vuoto, la gente cerca di riempirlo: se un paese non ha figli, i migranti vengono a occuparne il posto».

L’afflusso di migranti in Europa è la punta dell’iceberg
L'afflusso di immigrati in Europa è «la punta dell'iceberg», ha detto poi Papa Francesco. «Vediamo questi rifugiati, questa povera gente che scappa dalla guerra, scappa dalla fame, ma è la punta dell'iceberg. Sotto di esso, c'è la causa, e la causa è un sistema socio-economico sbagliato, ingiusto, perché nel sistema economico, nel mondo, parlando del problema ecologico, nella società socio-economica, nella politica, il centro deve essere sempre la persona», ha affermato Papa Francesco. «E il sistema economico dominante oggi ha messo fuori dal centro la persona e al centro c'è il Dio denaro, un idolo di moda», ha detto il Papa, che cita una statistica: «Il 17 per cento della popolazione del mondo detiene l'80 per cento della ricchezza». Oltre alla guerra e alla mancanza di lavoro, il Papa cita anche il tema della denatalità: «Quando c'è uno spazio vuoto, la gente tende a riempirlo. Penso al livello delle nascite in Italia, Portogallo o Spagna. Credo quasi lo zero per cento. Se non ci sono figli, ci sono spazi vuoti».

Si accolga una famiglia, con la collaborazione della comunità parrocchiale
Il Papa ha ribadito che il Vaticano accoglie due famiglie di profughi (quanto rimarranno? «Quanto il Signore desidera»). Ha spiegato la sua proposta che «ogni parrocchia, ogni istituto religioso, ogni monastero accolga una famiglia. Una famiglia, non una persona. Una famiglia» con garanzie di «sicurezza» in modo che non ci siano «infiltrazioni» di altro tipo. «Quando dico che una parrocchia accolga una famiglia - ha proseguito Papa Francesco - non dico che devono vivere nella canonica, nella casa parrocchiale, ma che tutta la comunità parrocchiale veda se c'è un luogo, un luogo del collegio o, nel peggiore dei casi, che venga accolta in un appartamento modesto per questa famiglia, perciò che abbiano un tetto, che siano accolti e che li si integri nella comunità parrocchiale. Ci sono conventi che sono quasi vuoti».

Cei: metteremo a disposzione le case per ferie cattoliche
«Prossimamente, in Italia, alcune 'case per ferie' cattoliche saranno messe a disposizione per l'accoglienza dei profughi», ha detto a Radio Vaticana monsignor Mario Lusek, direttore dell'Ufficio nazionale per la pastorale del tempo libero, turismo e sport della Conferenza episcopale italiana. Molte sono le risposte positive delle strutture religiose che «pur consapevoli delle difficoltà operative ancora da superare fin da ora garantiscono la loro disponibilità, attenzione e il loro entusiasmo».

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