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Renzi: dall’anno prossimo niente Imu né Irap agricola

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il premier con LA COLDIRETTI a Expo

Renzi: dall’anno prossimo niente Imu né Irap agricola

«Il prossimo anno l’Imu agricola sarà cancellata: dal primo gennaio 2016 non si pagherà più. E anche sull’Irap agricola avete ragione: dal prossimo anno non si pagherà più. Abbiamo trovato le coperture ieri, sarà in legge di stabilità». Così ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi a un’iniziativa di Coldiretti a Expo.«Noi abbiamo abbassato le tasse, voi tirate su l'entusiasmo» è l’esortazione del premier per il quale il mondo dell’agricoltura «non è il passato ma il futuro dell'Italia». Renzi ha anche invitato i mezzi di comunicazione a spiegarlo perché a volte basta raccontare le cose per farle vedere con occhi diversi. È il caso dei cuochi, venti anni fa considerati di serie B ed ora «per la generazione di mio figlio fare lo chef è invece una cosa bella».

Martina: verso taglio tasse da 1 miliardo in agricoltura
Maggiori dettagli sull’operazione taglio tasse li ha forniti a Expo il ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina, che ha spiegato: «Si va verso il taglio di 1 miliardo di euro di tasse per il mondo agricolo tra eliminazione di Imu e Irap agricola. Un impegno senza precedenti per il sostegno al reddito degli agricoltori italiani, per favorire gli investimenti e l'occupazione».

Renzi: sul caporalato non staremo guardare, se serve decreto
«Sul caporalato - ha aggiunto Renzi - ci prendiamo un impegno, ma sono d’accordo con Moncalvo (presidente di Coldiretti, n.d.r.) quando dice occhio al caporalato bianco di alcuni Paesi Europei. L’Europa - ha chiarito Renzi - è una casa comune con regole e norme uguali per tutti, perché quella che ci fa le pulci sul bilancio e contemporaneamente chiude gli occhi di fronte ai bambini che muoiono nelle stive nel Mediterraneo non è quella creata dai nostri padri fondatori». Nello specifico del caporalato, il presidente del Consiglio ribadisce la volontà di portare a termine l’iniziativa del governo spiegando di voler «evitare misure di emergenza» come il decreto legge.

«Cdp abbia ruolo più forte per interesse nazionale»
«Abbiamo bisogno di un ruolo più forte della Cassa depositi e prestiti», ha spiegato ancora il presidente del Consiglio di fronte agli agricoltori della Coldiretti rivolgendosi in particolare a Giuseppe Guzzetti, presidente dell’Acri, «in qualità di azionista» della Cassa. «Mi è rimasto sul gozzo - ha detto Renzi - il modo in cui ci siamo fatti scivolare via un caso come quello di Parmalat. C’è un interesse nazionale che non dipende dalla proprietà, abbiamo bisogno di un progetto organico e questo vale per il latte, per l'agricoltura e il resto».

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