Il livello record del nostro debito pubblico è «frutto delle politiche del passato», ma ora l’Italia ha «una politica di bilancio che fa i conti con un debito pubblico che deve scendere e scenderà dal prossimo anno». È quanto ha promesso oggi il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, nel suo intervento a un convegno organizzato a Milano dalla Fondazione Altagamma sul Patent Box. Padoan ha sottolineato come la riduzione del debito pubblico sia «indispensabile per riavere credibilità sui mercati e presso le istituzioni internazionali con le quali ci confrontiamo». Oggi, ha proseguito, «ci sono buone ragioni per credere che la crescita accelererà nel prossimo futuro e sarà più solida».
In molti settori «l’Italia è la locomotiva e non il traino»
Il ministro ha poi ricordato che la politica di abbattimento delle tasse «è uno dei pilastri del governo. Abbiamo iniziato con gli 80 euro che hanno migliorato la domanda interna; abbiamo proseguito con il taglio dell'Irap e da quest'anno non si pagherà più la Tasi sulla prima casa. Inoltre, stiamo cercando risorse per aumentare la competitività delle imprese. La politica di abbattimento delle tasse resta un principio fondamentale». «Ci sono poi - ha aggiunto Padoan - le riforme strutturali, tra cui quella della delega fiscale. Oggi per venire qui ho marinato la scuola e non sono andato al Consiglio dei ministri che ha approvato l'atto finale della delega fiscale». Dopo aver ricordato che in moltissimi settori «siamo la locomotiva e non un traino», il ministro ha ricordato come l’Italia sia anche «un Paese con grandi potenzialità e quindi non ripartiamo da zero, ma da livelli molto alti. Siamo sempre il Paese al quinto posto come potenza manifatturiera».
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