Italia

Renzi: raid francesi? Evitare una Libia bis

  • Abbonati
  • Accedi
assemblea generale onu

Renzi: raid francesi? Evitare una Libia bis

«Bisogna evitare che si ripeta una Libia bis». Lo ha detto il premier Matteo Renzi da New York, rispondendo ad una domanda sui raid anti Isis compiuti oggi dalla Francia in Siria. «La posizione italiana è sempre la stessa - ha aggiunto - non facciamo blitz e strike» ma collaboriamo con la coalizione internazionale. A New York il presidente del Consiglio Matteo Renzi partecipa ai lavori della Conferenza sull'uguaglianza di genere e l'empowerment femminile, al Vertice sul cambiamento climatico e al Summit sullo sviluppo presieduti dal Segretario Generale dell'Onu Ban Ki-Moon.

Renzi: positivo vertice Putin-Obama su Siria
Il premier italiano ha giudicato «positivo»il fatto che domani, a margine dell'Asseeblea generale dell'Onu a New York si incontrino il presidente di Russia e Stati Uniti, Vladimir Putin e Barack Obama. «Il contesto della Siria è complesso ed è necessario - ha spiegato Renzi - l'abbiamo sempre detto, il coinvolgimento della Russia».

«Non mi attendo miracoli in Libia, Italia fa sua parte»
«Non credo che ci sia da aspettarsi dei miracoli dalla situazione libica. L'Italia fa la sua parte, cerca di collaborare e di promuovere il dialogo tra le singole fazioni» ha detto il presidente del Consiglio, parlando alla stampa italiana a margine dei lavori della 70esima Assemblea generale delle Nazioni Unite. «Il lavoro di Bernardino Leon volge al termine, vediamo se riusciamo a realizzare un passo in avanti in questa direzione. È evidente che lì la pace la faranno solo i libici e quindi o noi riusciamo a creare le condizioni perché si riesca finalmente a trovare un punto di intesa tra le tribù libiche oppure il percorso sarà ancora molto lungo», ha concluso Renzi ricordando come oggi proprio in Libia «stiamo pagando le conseguenze di interventi spot» e non di un piano complessivo per risolvere le difficoltà del Paese.

«Agenda 2030 su sviluppo sostenibile è “New Deal Globale”»
Il presidente del Consiglio, intervenendo al summit dell'Onu per fissare i nuovi obiettivi di sviluppo sostenibile per i prossimi 15 anni, ha definito l'Agenda 2030 delle Nazioni Unite «un inequivocabile New Deal Globale» perché prevede una vera partnership mondiale non solo tra i governi» ma anche tra i Parlamenti, le Ong, le aziende e i cittadini, «ognuno con un suo ruolo da giocare».

«Fino a 50 mln euro in 2 anni per diritti delle donne»
Nel suo intervento all'incontro Onu «Gender Equality and Women's Empowerment: A commitment to Action», Renzi ha invece lanciato un’altra iniziativa, mettendo sul piatto nuove risorse, fino a 50 milioni di euro nei prossimi 2 anni, «per sostenere la parità di genere» e il rispetto dei diritti delle donne. «Continueremo a sostenere le iniziative multilaterali per eliminare pratiche dannose, soprattutto relative alla mutilazione dei genitali femminili, ai bambini e ai matrimoni forzati», ha assicurato il presidente del Consiglio.

© Riproduzione riservata