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Salvini dice no a Berlusconi candidato premier, «guardo alle…

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NEL CENTRODESTRA

Salvini dice no a Berlusconi candidato premier, «guardo alle primarie»

Altolà alla leadership di Berlusconi. Matteo Salvini, leader della Lega Nord, a proposito della possibilità di un asse con il Cavaliere esclude per l’ex premier il ruolo di candidato premier. «Guardo avanti e penso alle primarie». Per ora in agenda una data per l’incontro con l’ex premier non c’è e nemmeno l’ipotesi di «partiti unici». Al momento debito il confronto avrà comunque come focus le amministrative, con l’auspicio che si vada al voto anche a Roma perché «non credo che nella storia un Papa abbia mai smentito un sindaco». Con Berlusconi, ha poi detto il leader del Carroccio, si parlerà anche di una possibile «alleanza per mandare a casa Renzi». Di certo la Lega non si alleerà mai con i centristi di Alfano («chi sta governando con Renzi non è un possibile alleato della Lega da nessuna parte» e comunque «l’Ncd stando ai sondaggi ha gli stessi voti di Scelta civica, stiamo parlando di una categoria dello spirito»).

Per Milano sto pensando a qualcuno migliore di me
«Ho idee per il sindaco di Milano, ma per rispetto prima le sottopongo a chi dovrà discuterle con me», spiega ancora Salvini incontrando la stampa a Montecitorio. «Sto pensando a qualcuno migliore di me». Per il candidato del centrodestra «non ho preclusioni. Mi piacerebbe che qualcuno anche di esterno alla politica si facesse avanti. Può essere di Forza Italia, può non essere iscritto ad alcun partito. Paolo Romani? È un uomo di partito, se Forza Italia me lo chiederà ci penseremo e daremo una risposta. Finora nessuno me lo ha proposto».

Cittadinanza e diritto di voto non sono biglietto per lunapark
«La cittadinanza e il diritto dei voto agli stranieri non sono un biglietto del lunapark, non si regalano per recuperare qualche voto in più». Così il capo della Lega annuncia che sullo ius soli il suo partito «farà tutta l’opposizione possibile e immaginabile, sempre ci sia ancora una parvenza di democrazia». «Se bisogna estendere il diritto di voto noi lo vorremmo estendere ai sedicenni e ai diciassettenni italiani, per coinvolgerli nella costruzione del loro Paese». Gli stranieri nati in Italia se vogliono la cittadinanza la potranno richiedere una volta compiuti i 18 anni di età «così come la legge prevede oggi».

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