«Il governo è aperto agli investimenti e impegnato ad aiutare in particolare gli investimenti di lungo termine nel nostro Paese». Così il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan parlando davanti ai rappresentanti dei fondi sovrani mondiali al forum internazionale Ifswf in corso a Milano.
«Ci sono nuove prospettive di crescita, una modernizzazione della struttura del capitale delle aziende e un processo di privatizzazione in corso», ha proseguito sottolineando che, su quest’ultimo tema, il primo «passaggio chiave sarà l’ipo di Poste Italia e il successivo quella di Enav». Le opportunità «ci sono ma il rischio è di esitare a coglierle. I fondi sovrani sono importanti in generale ma ancora di più nella situazione attuale».
L’azione di sostegno costruita dall’esecutivo
Per Padoan «il governo è pronto a fare la sua parte». Tre le leve di azione per il supporto alla ripresa: una politica fiscale «favorevole», una ampia agenda di riforme strutturali e misure per favorire gli investimenti come il programma «Finanza per la crescita» e il piano Juncker di investimenti europei. «Le riforme sono importanti perché hanno un impatto immediato ma cambiano anche le prospettive di lungo termine». Manca al momento, secondo il ministro, un tema di liquidità per gli operatori internazionali ma il punto «è la volontà di investire nel lungo termine e la fiducia nel futuro». Mentre dal canto loro i governi devono essere «chiari» nelle strategie e «trasparenti». L’Italia è «il posto dove le relazioni tra pubblico e privato hanno maggiori probabilità di essere profittevoli».
Abbandonata fase più acuta, non ancora forte crescita sostenibile
«L’economia globale ha abbandonato la fase più acuta della crisi ma, secondo me, non è entrata ancora in una nuova di forte crescita sostenibile». A proposito del nostro Paese, Padoan ha aggiunto: «Nel 2015 la crescita è più forte delle attese, non solo per il favorevole contesto internazionale ma anche per l’ampliamento della domanda interna, l’incremento della fiducia e l’implementazione delle riforme».
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