2/6 Quanto vali veramente? / Che cos'è il capitale umano e come si può aumentare
Una delle migliori definizioni di “capitale umano” è quella dell'Ocse, che lo identifica come «le conoscenze, le abilità, le competenze e gli altri attributi degli individui che facilitano la creazione di benessere personale, sociale ed economico».
Il capitale umano non è dunque rappresentato dalle abilità individuali innate. Si può al contrario produrre e accumulare, anche se è influenzato da capacità di origine genetica o da tratti acquisiti nell'ambiente familiare e sociale, specie nei primi anni di vita. Il capitale sociale s'incrementa attraverso l'istruzione e la formazione professionale formale, ma anche con altre forme di apprendimento nella vita quotidiana o nei luoghi di lavoro e attraverso contatti con la famiglia, i colleghi, le reti sociali e civili. La funzione di apprendimento, e quindi l'accumulazione di capitale umano, si concentra nelle fasi più giovanili ma si protrae anche lungo tutto l'arco della vita individuale. Tale accumulazione ha dei costi (monetari e non monetari) che vengono sostenuti a livello individuale (il tempo e la spesa che i genitori dedicano ai propri figli) o sociale (ad esempio i costi di costruzione di scuole); questi ultimi costituiscono investimenti che una comunità realizza per il proprio futuro, per il miglioramento delle condizioni di vita.
Vediamo ora quanto pesano le differenze di genere nel calcolo.
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