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Renzi: Italia fuori da sabbie mobili. «Pronti a cambiare sulla…

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question time alla camera

Renzi: Italia fuori da sabbie mobili. «Pronti a cambiare sulla sanità»

«Nel primo anno e mezzo di governo la priorità è stata il salvataggio dell'industria manifatturiera e il lavoro per passare dal segno meno al segno più di tutti gli indicatori economici. Questa prima fase aveva come scopo portare l'Italia fuori dalle sabbie mobili e ora possiamo dire: missione compiuta». Lo ha detto Matteo Renzi al question time alla Camera. E ha aggiunto: «Noi abbiamo nella legge di stabilità un elemento chiave, il momento della svolta definitiva».

Renzi: in 2017 Ires più bassa di Germania e Francia
Renzi ha ribadito che nel 2017 ci sarà la riduzione dell'Ires e già in questa legge di stabilità «indicheremo il livello di riduzione». Lo ha detto anticipando che l'obiettivo è «arrivare a un livello inferiore sia alla Germania, che alla Francia e alla Spagna».

«Sulla sanità non stiamo tagliando, ma pronti a cambiare»
Respinta al mittente anche l’accusa dei tagli alla sanità praticati dall’esecutivo. «Sulla sanità questo Paese non sta tagliando, poi possiamo discutere su come impiegare questi denari» ha affermato il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ricordando nel question time alla Camera gli stanziamenti crescenti per la sanità negli ultimi anni: 106 miliardi nel 2013, 109 nel 2014, 110 quest'anno e 111 nel 2016. «Sono d'accordo che dobbiamo cambiare qualcosa, se c'è da cambiare qualcosa, perché non dobbiamo dare l'impressione che i cittadini non abbiano il diritto alle cure», ha ammesso Renzi.

«Impegno contro povertà in legge di stabilità»
Renzi ha ribadito l’intenzione del governo di intervenire nella manovra con misure di contrasto alla povertà. «In legge di stabilità ci impegniamo a introdurre una misura contro la povertà e in particolare contro la povertà infantile» ha detto il presidente del consiglio Matteo Renzi a Montecitorio per il question time. E ha rivendicato una diminuzione di tre milioni di euro solo per le spese correnti di palazzo Chigi («Le auto di servizio sono state ridotte a 15»).

Su Tasi basta atteggiamento subalternità con Ue
Il premier ha poi rilanciato l’obiettivo di eliminare la tassa sulla prima casa «per tutti e per sempre». E alle perplessità della Commissione Ue su questo punto ha replicato: «Non rilevano le letterine europee; loro facciano quello che devono fare e noi facciamo quello che dobbiamo fare». Poi ha aggiunto: «Questo atteggiamento di subalternità ha da finire una volta per tutte». E ha spiegato: «Rispetteremo i parametri di Bruxelles, ma rispettando Bruxelles rispetteremo questa Camera e l'Aula del Senato che sono le sole a poter legiferare in materia fiscale».

«Rivediamo meccanismo 80 euro, non più sussidio ma riduzione fiscale»
Non solo. Il premier ha annunciato che il governo sta studiando «un meccanismo per far figurare gli 80 euro, finalmente, non più come un sussidio, un contributo, ma come una riduzione fiscale». E ha aggiunto: «Può darsi che questo provochi dei leggeri cambiamenti, può darsi che qualcuno ne prenda 81 e qualcuno 79, ma sempre lì siamo»

«No al reddito cittadinanza si punti su lavoro»
Porte chiuse poi al reddito di cittadinanza rilanciato dal M5s. «Credo che in questo Paese non sia giusto parlare di reddito di cittadinanza. La nostra Costituzione parla di diritto al lavoro, la misura per combattere la povertà è puntare sul lavoro» ha detto il premier Matteo Renzi rispondendo in aula alla Camera nel corso del question time.

«Su Isee pronti a verifica, ma sistema funziona»
In merito all'Isee, il premier ha dato disponibilità a modifiche. «Sicuramente siamo pronti ad una verifica, a discutere se qualcosa non funziona» ma secondo i «dati a disposizione c'è soddisfazione da parte degli utenti» per i nuovi criteri di dichiarazione: «l'80% è più favorevole o 11,7% indifferente»

«Stiamo gestendo una crisi epocale su migranti»
Sull’immigrazione Renzi ha detto che «stiamo gestendo una crisi epocale, senza rincorrere gli spot». E ha attaccati: «Altri sono stati capaci di dire “a casa tutti” e poi “li ospiterò nel mio bilocale”. Sicuramente bisogna fare sforzi per identificare le persone, sicuramente ma quando siamo in presenza di un immigrato che rischia la vita, non ci preoccupiamo se è un migrante economico o un rifugiato, prima lo salviamo e poi ci congratuliamo con chi lo salva». Ma poi ha buttato acqua sul fuoco degli allarmismi. «Non ci sono i numeri di cui state parlando, un milione di persone non sta arrivando in Italia - ha spiegato -. La Giordania, con 4 milioni di abitanti, ha un milione e mezzo di profughi».

«Italia in solco Onu sulla Siria, serve collaborazione»
Per quanto riguarda il fronte siriano, Renzi ha ribadito l’ancoraggio di qualsiasi iniziativa militare al mandato Onu: «La nostra posizione rimane nel solco delle Nazioni Unite - ha spiegato - invitare a tutti livelli alla collaborazione perché non si replichi - dopo 4 anni di guerra - il meccanismo per cui la mancanza di governo porta all' esplosione di pezzi interi di Medio Oriente»

Question time su ripresa, tasse e casa
Le iniziative per rafforzare la ripresa economica, produttiva e occupazionale, il rilancio della politica industriale, gli orientamenti in merito alla tassazione sulla prima casa e sugli immobili in generale e il finanziamento del Servizio sanitario nazionale, con particolare riferimento alla questione delle prescrizioni sanitarie. Sono questi alcuni dei temi trattati oggi dal presidente del Consiglio, Matteo Renzi, nel question time in programma ala Camera.

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