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Auto, dal 5 ottobre il certificato di proprietà diventa digitale

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addio alla carta

Auto, dal 5 ottobre il certificato di proprietà diventa digitale

Addio alla carta per il certificato di proprietà delle auto, che diventa digitale. Con tanto di “suggello” da parte del premier Matteo Renzi, che stamane ha rilanciato il tweet del digital champion italiano Riccardo Luna: «Dal 5 ottobre diventa digitale il certificato di proprietà dei veicoli: il Pra rilascerà il documento solo online #coseutili #avantitutta».

Aci: semplificata la vita degli automobilisti
Come sottolineato ieri sul Sole 24 Ore, di fatto la dematerializzazione è l’interpretazione che l’Aci dà del concetto di documento unico del veicolo, all’origine della parte della delega Pa (legge 124/2015) che prevede l’abolizione del Pra. Inizialmente si era parlato anche della possibilità di unificare solo i due documenti oggi esistenti (carta di circolazione e Cdp) e non anche i due enti che li emettono (Motorizzazione e Pra). Con l’unificazione, infatti, l’Aci perderebbe il ruolo di gestore del Pra e con esso buona parte delle risorse a sua disposizione. «Questo è un giorno molto importante per l’Aci», ha sottolineato il presidente Angelo Sticchi Damiani presentandooggi il certificato nella sede dell’Automobil Club Italia. «Il certificato di proprietà verrà dematerializzato, in qualunque momento ci si potrà collegare con il proprio codice all’archivio del Pra e avere informazioni sicure e non falsificabili sulla proprietà». Un passaggio che, per il presidente Aci, «semplificherà la vita agli automobilisti e allo stesso tempo risponde alle necessità dell’agenda digitale di governo. Siamo orgogliosi di essere tra le prime Pa a recepirne le direttive. È un nostro dovere, come club degli automobilisti».

Le stime di risparmio
Ogni pratica permetterà di risparmiare 39 euro (di cui 32 euro di bolli) rispetto al costo di circa 100 euro del certificato cartaceo tradizionale. Ma la digitalizzazione permetterà anche un risparmio ambientale pari a 30 milioni di fogli di carta ogni anno, che messi in fila creerebbero un serpente lungo 9mila km. Dal 5 ottobre l’unico documento cartaceo rilasciato sarà la ricevuta di registrazione, con il codice di accesso personale per visionare via internet il proprio certificato che sarà conservato nei server del Pra, eliminando i rischi di smarrimento, furto o deterioramento. E generando altri risparmi: sono circa 300mila gli italiani che perdono il certificato di proprietà cartaceo e che, fatta la denuncia, attualmente si rivolgono all’Aci, con un esborso complessivo di 15 milioni di euro.

Ferri (Giustizia): «Più certezza nella titolarità dei beni»
Plauso all’iniziativa anche dal sottosegretario alla Giustizia Cosimo Ferri, secondo cui «la digitalizzazione può ulteriormente migliorare il lavoro della magistratura a aiutare i cittadini nell'avere la certezza della titolarità dei beni registrati». Il sottosegretario ha rilevato l’importanza della digitalizzazione anche per «mantenere la segretezza delle indagini. Va bene modernizzare il Pra ma teniamo i pilastri che garantiscono la certezza del diritto. Il servizio svolto dal Pra è di fondamentale importanza per il lavoro della magistratura e delle forze dell’ordine».

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