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Istat: nel primo semestre il rapporto deficit-Pil scende al…

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Istat: nel primo semestre il rapporto deficit-Pil scende al 3,2%. Pressione fiscale ferma al 41,1%

Nel secondo trimestre 2015 l’indebitamento netto delle pubbliche amministrazioni in rapporto al Pil è stato pari allo 0,9%, inferiore di 0,2 punti percentuali rispetto a quello delllo stesso periodo del 2014. Complessivamente nei primi sei mesi dell’anno l’indebitamento netto è stato pari al 3,2% del Pil (contro il 3,5% del 2014). Lo rileva l’Istat nel conto economico trimestrale delle amministrazioni pubbliche.

Positivo per 17 miliardi il saldo primario
Al netto degli interessi passivi, il saldo primario (ovvero l’indebitamento al netto degli interessi passivi) è risultato positivo per 17,029 miliardi di euro, con un’incidenza sul Pil del 4,2%, invariata rispetto a quella del secondo trimestre del 2014, e in netto rialzo rispetto al primo trimestre, quando era stato negativo (-1,9%). Anche considerando i primi sei mesi il saldo è risultato positivo e pari all’1,2% del Pil (era all’1,4% un anno prima).

Risparmio migliorato di 1,103 miliardi
Il saldo corrente (risparmio) è anch’esso risultato positivo nel secondo trimestre per 11,862 miliardi, in miglioramento di 1,103 miliardi rispetto al corrispodente trimestre dell’anno precedente, con un’incidenza sul Pil del 2,9% a fronte del 2,7% del 2014. Nei primi due trimestri il saldo è stato pari allo 0,1% contro il -0,2% del 2014.

Interessi passivi: spesa giù del 3,5%
La spesa per interessi passivi sul debito pubblico nel secondo trimestre è scesa del 3,5% su base annua, ovvero di 746 milioni di euro. Guardando a tutto il primo semestre il calo risulta ancora più forte (-8,1%). In riduzione anche gli esborsi per i redditi da lavoro dipendente (-1% il trimestre, -0,8% il semestre). In generale nel secondo trimestre le uscite totali sono aumentate dello 0,3% in termini tendenziali, spinte dai consumi intermedi e dalle prestazioni sociali in denaro.

Uscite +0,3%, entrate +0,7%
Sempre nel secondo trimestre le uscite totali sono aumentate, in termini tendenziali, dello 0,3%; la loro incidenza rispetto al Pil è stata del 49,2%, in calo rispetto al 49,8% del corrispondente trimestre dell’anno precedente. Le uscite correnti sono aumentate dello 0,4% (+0,9% al netto della spesa per interessi), mentre quelle in conto capitale sono diminuite dello 0,1%. Nei primi due trimestri dell’anno le uscite totali sono risultate pari al 48,9% del Pil (49,4% nel corrispondente periodo del 2014). Anche le entrate totali sono però aumentate, in termini tendenziali, dello 0,7% nel secondo trimestre. La loro incidenza sul Pil è stata del 48,3%, (48,7% nel corrispondente trimestre del 2014). Nei primi due trimestri, le entrate totali sono aumentate dello 0,5% in termini tendenziali, con un’incidenza sul Pil del 45,7% (45,9% nel corrispondente periodo del 2014).

Pressione fiscale stabile
Resta elevata la pressione fiscale: nel secondo trimestre si è attestata al 43,2%, in diminuzione di 0,1 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Lo rileva l’Istat nel conto economico trimestrale delle amministrazioni pubbliche, segnalando per il complesso dei primi sei mesi un valore pari al 41,1%, lo stesso registrato anche per la prima parte dello scorso anno.

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