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Dagli avvocati agli infermieri, il gap di genere si riflette sui redditi

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Infodata del LunedÌ

Dagli avvocati agli infermieri, il gap di genere si riflette sui redditi

Nessuna professione sfugge ancora al divario di reddito uomo/donna. Nemmeno quelle in cui la prevalenza femminile è schiacciante, da sempre. Prendiamo gli infermieri: le donne attive (con contributi alla Cassa Enpapi) sono quasi il triplo degli uomini: 40mila contro i 16mila. Eppure le donne continuano a guadagnare il 10% in meno dei loro colleghi maschi. Non migliora la fotografia del gap di genere nelle libere professioni che si ottiene dai redditi degli iscritti alle Casse professionali nel quinquennio 2009-2013, elaborata nell’Infodata del Sole 24 Ore del Lunedì di questa settimana.

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Persino per la crisi le donne hanno pagato il prezzo maggiore. È vero che in tutte le categorie (ad eccezione dei veterinari) nel quinquennio i redditi sono calati, ma per le donne la perdita è sempre maggiore. In controtendenza vanno solo le ragioniere, che hanno perso il 7,6% del reddito, due punti in meno degli uomini. Negli altri casi il divario resta elevato. Il record spetta alle avvocatesse, che nel 2013 hanno guadagnato in media poco più di 22mila euro, ben il 58% in meno degli uomini. Incassano quasi la metà dei colleghi anche architette e commercialiste.

Il reddito femminile ovviamente fa da zavorra ai redditi medi delle categorie, sempre più “rosa”. Lo spiega la cassa commercialisti (Cnapdc) nel bilancio 2014: le donne - si legge nella relazione - «producendo valori di fatturato e di reddito medio inferiori a quelli del genere maschile, spostano in proporzione sempre maggiore verso il basso il dato medio di categoria» . Proprio la Cnapdc è tra le casse più attive nel sostegno alle donne, con un contributo aggiuntivo, ad esempio, pari a una mensilità in più per l'indennità di maternità. All'aumento delle “quote rosa” si sottrae l'Enpam. Per medici e odontoiatri, la predominanza femminile sta sfumando. Nel 2009 i neoiscritti erano al 60% femmine, nel 2013 le donne sono scese al 57%, “regalando” tre punti agli uomini.

Le puntate precedenti:

Vai alla prima Infodata del Lunedì sui redditi degli italiani
Vai alla seconda Infodata del Lunedì sul bilancio dell'attività legislativa
Vai alla terza Infodata del Lunedì: ecco la mappa economica di Expo 2015
Vai alla quarta Infodata del Lunedì sull’identikit dei giovani europei under 30
Vai alla quinta Infodata del Lunedì sul pubblico impiego: un esercito di 50enni
Vai alla quinta Infodata del Lunedì: start up e brevetti nella mappa dell'innovazione
Vai alla sesta Infodata del Lunedì sul patrimonio immobiliare degli italiani
Vai alla settima Infodata del Lunedì sul bilancio energetico nazionale
Vai all’ottava Infodata del Lunedì sulle olimpiadi dell’economia greca
Vai alla nona Infodata del Lunedì sulla mobilità studentesca degli universitari
Vai alla decima Infodata del Lunedì sugli incidenti stradali
Vai all’undicesima Infodata del Lunedì sulla finanza asiatica
Vai alla dodicesima Infodata del Lunedì sulla produzione e gestione dei rifiuti in Italia
Vai alla tredicesima Infodata del Lunedì sullo spettacolo in Italia
Vai alla quattordicesima Infodata del Lunedì sulla mappa delle erogazione di mutui

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