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Papa: “Primo dovere della Chiesa non distribuire condanne o…

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Papa: “Primo dovere della Chiesa non distribuire condanne o anatemi”. E sferza i metodi spesso “non benevoli”

Il Sinodo “ci ha fatto capire meglio che i veri difensori della dottrina non sono quelli che difendono la lettera ma lo spirito, non le idee ma l'uomo, non le formule, ma la gratuità dell'amore di Dio e del suo perdono”. Lo ha detto il Papa chiudendo le assise, invitando a superare le “tentazioni” del fratello maggiore e degli operai gelosi. «Che cosa significherà per la Chiesa concludere questo Sinodo dedicato alla famiglia?».

A questa domanda il Papa, concludendo l'assemblea ordinaria del Sinodo ordinario sulla famiglia, ha risposto, tra l'altro: «Significa aver testimoniato a tutti che il Vangelo rimane per la Chiesa la fonte viva di eterna novità, contro chi vuole “indottrinarlo” in pietre morte da scagliare contro gli altri». E poi: «Il primo dovere della Chiesa non è quello di distribuire condanne o anatemi, ma è quello di proclamare la misericordia di Dio, di chiamare alla conversione e di condurre tutti gli uomini alla salvezza del Signore».

Lo ha detto Papa Francesco nel discorso conclusivo dei lavori del Sinodo. Inoltre un accenno ai veleno che hanno contraddistinto alcune fasi del Sinodo, tra cui la lettera dei 13 e forse anche la falsa notizia della sua malattia (ma non solo: “Nel cammino di questo Sinodo le opinioni diverse che si sono espresse liberamente – e purtroppo talvolta con metodi non del tutto benevoli – hanno certamente arricchito e animato il dialogo, offrendo un'immagine viva di una Chiesa che non usa “moduli preconfezionati”, ma che attinge dalla fonte inesauribile della sua fede acqua viva per dissetare i cuori inariditi”.

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