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Marino ai sostenitori: «Mi chiedete di ripensarci e non vi…

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in piazza del campidoglio

Marino ai sostenitori: «Mi chiedete di ripensarci e non vi deluderò». Ultima settimana da sindaco

Il marziano Ignazio Marino prova a mettere alle strette il Pd lanciando il suo ultimatum davanti a una piazza piena di suoi fan: “Voi mi chiedete di ripensarci. Io ci penso e non vi deluderò”. E scopre un pò di più le carte della sua ultima mano nella partita Campidoglio minacciando senza più molti veli il ritiro delle dimissioni e il passaggio in Aula Giulio Cesare per il faccia a faccia finale con il suo partito. La palla ora passa ai dem in questo braccio di ferro con il sindaco dimissionario.

“L'esperienza è finita” chiosa però il senatore Stefano Esposito che senza esitazioni sembra chiudere ogni via d'uscita, “Per quanto riguarda il Pd, non cambia nulla”. Ma ancora una volta in piazza arrivano i sostenitori di Marino per chiedere di “ripensarci, di tornare sui suoi passi e ritirare le dimissioni”.

I supporter del sindaco-chirurgo si sono dati appuntamento oggi sotto il Campidoglio per incoraggiare il primo cittadino ad andare avanti. Rievocano lo slogan con cui Ignazio Marino ha conquistato il Campidoglio, «daje». Con sullo sfondo l'enorme striscione «Daje più forte», srotolato davanti la facciata di Palazzo Senatorio, centinaia di persone - “siamo più di 3mila in piazza” dicevano gli organizzatori - hanno dato vita ad un assedio sonoro al grido di Ignazio, Ignazio, Ignazio.

“Questa piazza mi dà il coraggio e la determinazione di andare avanti” esordisce entusiasta il sindaco dimissionario davanti ai suoi sostenitori. Poi arringa la folla: “State scrivendo una pagina importante della democrazia di questa città”. In piazza si continua a scandire lo slogan Resisti, resisti, resisti.

«È un'esperienza finita» chiosa il senatore del Pd Stefano Esposito, ormai ex della giunta Marino: “La posizione del partito è chiara”. Addirittura rumor parlano di un'ipotesi azzeramento giunta subito dopo il ritiro delle dimissioni: una mossa in extremis per spuntare un eventuale controffensiva del Pd. Di sicuro il Pd, fiaccato ed estenuato da questo braccio di ferro, vorrà allontanare a tutti i costi l'epilogo in Aula con annessa sfiducia del sindaco.

A suggerire una exit strategy l'ex segretario dei dem a Roma, ora deputato, Marco Miccoli: «La proposta è questa - dice - aprire un confronto che duri sei mesi. In questo periodo Marino resta sindaco e il Pd di volta in volta decide se appoggiare le sue proposte, una sorta di appoggio esterno».

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