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Il Premio Capitani dell'Anno compie 20 anni e va al made in Italy che batte…

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a bologna

Il Premio Capitani dell'Anno compie 20 anni e va al made in Italy che batte la crisi

Un Premio dedicato a quegli imprenditori che, nonostante le difficoltà degli anni della crisi, hanno saputo mantenere alto il nome del Made in Italy portandolo spesso a livelli di eccellenza. Compie 20 anni il Premio Capitani dell'Anno e lo fa rimanendo fedele a se stesso e alla sua mission di promuovere e incentivare il vigore dell'imprenditoria italiana. Poco importa se si tratti di aziende storiche o di giovani realtà: ciò che conta, in ogni caso, è la forza delle idee che muovono le persone.

Tra i primi a ricevere il premio dalle mani di Fabio Raffaelli, giornalista e ideatore del riconoscimento, ci fu un giovane Nerio Alessandri: il signor Technogym, l'uomo che è riuscito a trasformare un'azienda di attrezzature sportive in uno stile di vita adottato in tutto il mondo. Era il 1995 e Technogym, che era stata fondata 12 anni prima, iniziava ad affermarsi anche oltre i confini nazionali. Lo faceva con grinta, certo, ma non erano in tanti a scommettere che nel decennio successivo l'azienda cesenate sarebbe diventata la prima al mondo, la fornitrice ufficiale delle attrezzature per diverse edizioni dei Giochi Olimpici, l'immagine stessa di quel way of life conosciuto come wellness.

E se Nerio Alessandri fu uno dei primi a stringere tra le mani il Premio Capitani dell'Anno, dopo di lui furono Luigi Cremonini, fondatore del medesimo gruppo (la cui carne, per la cronaca mangiamo un po' tutti quando ordiniamo un hamburger da McDonald), Urbano Cairo (il Signor La7) e molti altri.

Quest'anno, nella sua tappa emiliano romagnola - organizzata da Editutto, con la collaborazione di Orienta Partners, Schroders Wealth Management, Studio Legale Lombardi Molinari Segni e il supporto di Borsa Italiana - il riconoscimento è stato consegnato, nel corso di una cerimonia ufficiale tenutasi nella sala dello Stabat Mater dell'Archiginnasio di Bologna a: a Gian Luigi Trevisani (Trevi Group); Horacio Pagani (Pagani Automobili); Francesco Bormioli (Macron); Rossella Po (Angelo Po Grandi Cucine); Riccardo e Fabio La Corte (America Graffiti); Pier Luigi Tortora (PLT energia); Marco Campomaggi e Caterina Lucchi (Campomaggi & Caterina Lucchi); Stefano Brevini (Brevini Power Transmission); Stephan Winkelmann (Lamborghini); Claudio Ognibene (Ognibene Power Transmission); Angelo Benedetti (Unitec Group) e, per quanto riguarda la sezione Capitani della Ricerca, all'Istituto Oncologico Romagnolo.

Due riconoscimenti alla Cultura sono invece andati a Nicola Sani (premio Aureliano Valentini), sovrintendente del Teatro Comunale di Bologna e a Fabio Lazzari, patron di Utet Grandi Opere. La quarta e ultima tappa del Premio Capitani dell'anno, che segue a quelle di Milano, Firenze e, appunto, Bologna, sarà a Padova il prossimo 21 novembre.

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