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Fisco, Padoan: «Nessun nesso fra limite del contante ed…

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question time alla camera

Fisco, Padoan: «Nessun nesso fra limite del contante ed evasione»

«Il cambiamento di opinione sul limite del contante» deriva da una «valutazione più approfondita di misure prese per la lotta evasione che permette di combatterla alla radice». Lo ha detto il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan al question time alla Camera rispondendo a un quesito di Sel sulla decisione del governo di aumentare il tetto dei pagamenti in contante da mille a 3mila euro. «In 20 mesi il governo ha introdotto molte novità che comprimono gli spazi dell'evasione, migliorano la riscossione e aumentano l'emersione spontanea». Non c'è «correlazione» ha ribadito, tra soglia del contante ed evasione. Il ministro ha anche sottolineato - elencando le misure antievasione messe in campo dal governo - che grazie a reverse charge e split payment dell'Iva si registra un aumento dell'incasso dell'imposta di «un miliardo di euro su base annua».

Vigilanza di Bankitalia efficace e corretta
«L’Autorità di vigilanza ha svolto i suoi compiti con efficacia, intervenendo con tutti i poteri che l'ordinamento le conferisce. L'azione della Banca d'Italia si è svolta nella più assoluta correttezza, formale e sostanziale», ha poi sottolineato il ministro dell'Economia rispondendo nel question time alla Camera a un'interrogazione M5S a proposito della vicenda del commissariamento della Banca di Spoleto nell'ambito della quale è indagato anche il governatore di Banca d'Italia Ignazio Visco. «La revoca del governatore sarebbe possibile solo nel caso si sia reso colpevole di grave mancanze. Le vicende ricordate non forniscono alcun indizio in tal senso», ha detto Padoan. «Per quanto riguarda l'assetto proprietario della Banca d'Italia - ha sottolineato il ministro - si ribadisce che questo non dà luogo a conflitto d'interessi né pregiudica in alcun modo l'autonomia e l'indipendenza dell'Istituto».

Sarebbe aiuto di Stato la deducibilità totale dell’Imu sui capannoni
«La proposta di rendere deducibile integralmente sia ai fini Ires-Irpef sia ai fini Irap, l'Imu sugli immobili strumentali delle imprese, comporterebbe un minor gettito stimato in 1,135 miliardi per il 2017, 630 milioni per il 2018 e 636 milioni a regime e potrebbe risultare in contrasto con la disciplina in materia di aiuti di stato», ha detto il ministro dell'Economia, rispondendo al question time a un'interrogazione di Lupi e Vignali (Ap) sulle iniziative volte a incrementare la quota di deducibilità dal reddito d'impresa della tassazione locale sugli immobili strumentali, con particolare riferimento ai settori manifatturiero e alberghiero.

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